Il 18 luglio prossimo gli edili di Cgil, Cisl e Uil scenderanno in piazza per lanciare le loro proposte "contro l'insufficiente politica, finora messa in atto nel settore delle costruzioni, e contro gli scellerati provvedimenti presi dagli ultimi governi, in particolar modo per l'età pensionabile, che deve invece prevedere un'uscita flessibile e senza penalizzazioni per i lavori pesanti e gravosi".

"Il settore continua a subire la crisi e le sue conseguenze – spiegano i segretari generali di Feneal, Filca e Fillea, Vito Panzarella, Domenico Pesenti e Walter Schiavella –, con il crollo devastante dell'occupazione, del lavoro
regolare e sicuro, dei redditi e dei consumi e la perdita di legalità e trasparenza. Non possiamo più permetterci di aspettare".

I sindacati lamentano "l'insufficienza degli investimenti pubblici e la lentezza con cui il governo tenta di tamponare la situazione, che, al contrario, necessita d'interventi immediati e fattivi". La manifestazione, che sarà a carattere nazionale, si concentrerà sui temi centrali della riforma previdenziale, del lavoro e degli investimenti, della regolarità e della trasparenza.

Per Feneal, Filca e Fillea, "è urgente e vitale per i lavoratori del settore intervenire sulle pensioni degli edili e sulla riforma Fornero, sulla riforma degli ammortizzatori sociali e sulla spesa destinata agli investimenti pubblici, sulle regole in materia di qualificazione di impresa, legalità e sicurezza".