Parte alla Ducati Motor la sperimentazione dello Smart Working (lavoro agile) su cui, nei giorni scorsi, era stata raggiunta un'intesa tra azienda, sindacati e Rsu. “La sperimentazione è volta a migliorare la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro dei dipendenti. Lo smart working consente, per mansioni compatibili, di effettuare saltuariamente la prestazione di lavoro al di fuori dei locali aziendali (anche a casa), in un’ottica di flessibilità in termini di spazio e di tempo”, si legge in una nota di Fim, Fiom e Uilm Bologna. L'accordo prevede che si possa lavorare in modalità smart fino a cinque giornate al mese. La formazione e la sperimentazione partiranno nel mese di ottobre con l’obiettivo di valutare il passaggio alla fase strutturale da gennaio 2019 all'interno del contratto integrativo attualmente in discussione.
Nei prossimi giorni saranno predisposti e gestiti da azienda e Rsu una serie di incontri informativi con i lavoratori potenzialmente interessati con l’obiettivo di svolgere specifici approfondimenti e per dare l’avvio alla raccolta delle candidature volontarie presso le aree coinvolte. La sperimentazione, che coinvolgerà un numero variabile dai 60 ai 100 dipendenti, è parte integrante della trattativa per il rinnovo del contratto aziendale e ha la finalità di rispondere concretamente alle esigenze espresse dai lavoratori di Ducati.
Le organizzazioni sindacali e la Rsu Ducati esprimono “grande soddisfazione in merito all'avvio dello smart working. Era una delle richieste contenute nella piattaforma per il rinnovo del contratto aziendale presentata a giugno 2018 e l’attivazione della sperimentazione nei mesi di ottobre-dicembre permetterà di valutare eventuali miglioramenti da inserire nel testo definitivo del contratto aziendale. La contrattazione su tutti gli altri temi (piano strategico, parte normativa ed economica) sta procedendo, sono già infatti in calendario due incontri, per il 24 e 25 settembre”.