“Il fenomeno della contraffazione, a Napoli e nel Mezzogiorno, sta distruggendo la qualità e favorisce un sistema di economia illegale che va a esclusivo vantaggio delle organizzazioni criminali. Nel nostro territorio ci sono aziende illegali che ricevono lavoro da aziende terziste e che ospitano parallelamente anche produzioni di articoli contraffatti, drogando ulteriormente il mercato. La legalità, anche e soprattutto nel settore tessile, è la precondizione per ogni ipotesi di sviluppo”. Così il segretario generale della Cgil di Napoli, Walter Schiavella, intervenendo ai lavori del convegno 'Appalti e legalità nella filiera artigiana e delle Pmi nei settori della moda', promosso dalla Filctem Cgil.
Secondo i dati della commissione parlamentare sulla contraffazione, in Campania, tra il 2008 e il 2015, sono stati sequestrati 3.970.752 articoli falsi, equivalenti al 41,2% della merce sequestrata sul territorio nazionale. Il 67,5% dei 15.814 sequestri effettuati riguarda tre categorie: gli accessori di abbigliamento (35,4%), l’abbigliamento (20,4%), e le calzature (11,7%).
“Occorre sostenere una produzione manifatturiera di qualità. Chiunque immagini a Napoli uno sviluppo costruito solo su terziario e turismo, senza la produzione materiale della ricchezza, compie un errore strategico. In questa città c’è una storia antica, solida, di qualità, resa oggi marginale. Le realtà manifatturiere hanno subìto le conseguenze della competizione globale e dello stesso fenomeno della contraffazione. Su questo terreno, costruiremo insieme alla organizzazione di categoria, azioni negoziali e vertenze”, ha concluso il dirigente sindacale.