“Quello che accade nel Mediterraneo non può essere un problema solo della Sicilia, a cominciare dall’accoglienza. Noi chiediamo che diventi una questione europea, perché le previsioni sull’aumento dei flussi migratori fanno temere una vera e propria emergenza umanitaria, difficile da affrontare nella situazione data”: lo dice Michele Pagliaro, segretario generale della Cgil Sicilia, a proposito della nuova ondata di sbarchi.
Oltre a una 'europeizzazione' dei sistemi di accoglienza, il dirigente sindacale chiede “l’attivazione di corridoi umanitari per i rifugiati e politiche estere dell’Europa e degli stati membri, capaci di affrontare il problema alla radice, con interventi nel segno della solidarietà e della pace”.
Dal responsabile della Cgil isolana, anche un allarme: “Se permarranno le difficoltà attuali e i conseguenti disagi anche per i cittadini siciliani, si rischia una deriva antisolidaristica, che potrebbe essere cavalcata dalle forze più retrive e di destra del Paese e dell’Europa, producendo un arretramento su tutti i piani”.
“Tremila anni di civiltà, di contatti e di mescolanza tra le culture nel Mediterraneo – conclude Pagliaro –, sono un patrimonio dell’Europa e dell’intera umanità, che non può finire soffocato nell’odio, nella contrapposizione, nel rifiuto, a causa dell’indifferenza delle istituzioni dell'Ue, che si somma a quella delle istituzioni nazionali”.
Cgil Sicilia, sbarchi: accoglienza problema Ue, non solo nostro
16 aprile 2015 • 00:00