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La sede della Cgil di Como (via Italia Libera) è stata presa di mira da alcuni appartenenti a gruppi di estrema destra, in particolare Forza Nuova. È stato affisso uno striscione con la scritta “vergogna”. All’ingresso, invece, sono stati lasciati per terra alcuni volantini. "Viene condannata l’azione portata avanti dal nostro sindacato in questi mesi - spiega in una nota la Camera del lavoro - a supporto di prefettura e Caritas nell’emergenza migranti. Per ultima, la disponibilità della nostra sede a raccogliere i telefonini per gli stranieri del centro di via Regina Teodolinda".
"La Cgil – dice Giacomo Licata, segretario generale della Camera del lavoro di Como – non verrà certo meno al proprio impegno e ai propri valori. Continuiamo a pensare che aiutare chi ha bisogno sia un valore intrinseco della nostra storia. Di certo, questi atti non fermeranno l’azione del sindacato, che continuerà a portare il contributo alla tenuta della coesione sociale del Paese. Intendiamo, inoltre, stigmatizzare le dichiarazioni di alcuni politici con responsabilità nazionale. Con le loro parole, rischiano di contribuire a creare un clima di conflitti e diventare, insomma, quei “cattivi maestri” di cui la storia della nostra nazione è stata segnata".
"Un fatto gravissimo e triste sintomo di un clima inaccettabile in un Paese fondato sui valori della democrazia": questo il commento su twitter della Cgil nazionale, al quale si sono aggiunti molti attestati di solidarietà, anche dalle altre organizzazioni sindacali.
La Cgil di Milano, nell'esprime solidarietà alla Camera del lavoro di Como, spiega il perché della raccolta dei telefonini. "La Cgil di Como è impegnata, assieme alla prefettura e alla Caritas, nel gestire l’arrivo di migranti nel territorio attraverso la raccolta di beni per qualsiasi necessità, compresi vecchi telefoni cellulari. Perché il telefono? Per consentire i contatti tra i migranti e i legali dell’osservatorio giuridico istituito dall’ordine degli avvocati per fornire assistenza ai richiedenti asilo. I telefoni - specifica la Cgil - vengono donati da singoli cittadini, liberamente".
La Cgil di Como è stata recentemente attaccata anche da Salvini, che - accusa la Cgil - "in modo irresponsabile alimenta un clima d’odio che non aiuta nessuno e non risolve i problemi. Ci chiediamo dove fosse quando la Lega era al governo, ma soprattutto censuriamo questo atteggiamento di chi ricopre ruoli politici nazionali".
Anche la Fp Cgil della Lombardia ha voluto esprimere la propria solidarietà alla Cgil di Como in una nota: "Esprimiamo tutta la nostra indignazione per gli striscioni e i volantini piazzati dall’estrema destra davanti alla Camera del lavoro di Como. Un’indignazione - si legge nella nota della Fp - che aumenta per l’attacco fatto non solo a una sede che ha tra i suoi valori la democrazia e la libertà, ma anche perché coinvolge persone, quali sono i migranti, che di tutt’altro che di odio hanno bisogno".
“La nostra categoria - afferma il segretario generale della Funzione pubblica lombarda Florindo Oliviero - esprime solidarietà alle compagne e ai compagni della Cgil di Como. Siamo e saremo sempre dalla parte di chi include, per la difesa delle persone più deboli, per difendere e ampliare i diritti. Siamo e saremo sempre orgogliosamente, responsabilmente antifascisti".