Oggi è una bella giornata perché nel confronto con il governo abbiamo portato a casa un risultato per i lavoratori. Dopo tanti anni c'è un provvedimento che vede l'aumento del netto in busta paga e la riduzione delle tasse sui lavoratori dipendenti: chi aveva il bonus ne vedrà aumentata la cifra da 80 a 100 euro mensili, poi ci sono 4 milioni e mezzo di lavoratori con un reddito da 25mila fino a 39mila euro che vedranno crescere le detrazioni e quindi il netto in busta paga. E' un inizio, non abbiamo risolto tutti i problemi, ma sicuramente la strada è quella giusta. Ora vogliamo una riforma fiscale vera che riveda gli scaglioni dell'Irpef, che combatta l'evasione fiscale e rimoduli l'iva perché questo è il modo per reperire le risorse necessarie agli investimenti e a creare nuovo lavoro. Lunedì 27 gennaio proseguiremo il confronto con il governo sulle pensioni: bisogna cambiare la Fornero; dare una prospettiva ai giovani; riconoscere il lavoro delle donne e quello gravoso. E poi occorre discutere di Mezzogiorno, rinnovare i contratti nazionali di lavoro e aumentare i salari. Per queste ragioni, abbiamo chiesto all'Esecutivo di detassare gli aumenti contrattuali e un impegno sulle assunzioni. Andiamo avanti. Come abbiamo visto la lotta paga, stiamo uniti, è il momento di portare a casa dei risultati per cambiare questo Paese.
La lotta paga
Al termine dell'incontro con il governo sul fisco, Maurizio Landini annuncia: "Finalmente meno tasse per i lavoratori. Andiamo avanti e stiamo uniti: è il momento di portare a casa dei risultati per cambiare questo Paese".
17 gennaio 2020 • 17:35