Rinnovare l'impegno per la sicurezza sul lavoro e non dimenticare. A 68 anni dalla strage nella miniera di Marcinelle a Bois du Cazier - dove persero la vita 262 minatori, di cui 136 italiani - la Cgil è tornata nei luoghi della tragedia per onorare le vittime, promuovere la sicurezza sul lavoro, e per ribadire la volontà di costruire un’Europa più sociale, più democratica e di Pace. Quest'anno, per la prima volta, è intervenuta anche la segretaria generale della Confederazione Europea dei Sindacati, Esther Lynch.
“Praticare la memoria è assolutamente necessario per evitare che tragedie come quella accaduta qui a Marcinelle, nel 1956, si possano ripetere”, ha detto la segretaria confederale della Cgil, Lara Ghiglione, presente insieme a una numerosa delegazione del sindacato a Bois du Cazier.
“Siamo qui per un’Europa solidale e accogliente dove sia possibile salvaguardare la salute e la sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori senza nessun tipo di discriminazione. Sappiamo che ancora oggi, precarietà e ricattabilità nel lavoro, profitto a tutti i costi, insufficienza di personale per effettuare i controlli sono la causa dei tanti infortuni e morti sul lavoro", ha aggiunto.
Per questo, ricorda Ghiglione: “Con coerenza abbiamo presentato i nostri quattro quesiti referendari per rendere il lavoro più stabile e sicuro e abbiamo depositato in cassazione quattro milioni di firme. Questa, tra le altre, è la nostra risposta a quei minatori che persero la vita qui a Marcinelle”.
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