La campagna di raccolta firme per il referendum abrogativo della legge sull’Autonomia differenziata è partita in quarta lo scorso week end. In poche ore, il 20 e il 21 luglio, migliaia di cittadini si sono presentati ai banchetti – molti dei quali allestiti dalla Cgil, in prima fila anche stavolta – e in ogni territorio si sono moltiplicate le sottoscrizioni in calce al quesito presentato da un lungo elenco di sindacati, partiti e associazioni.
Riflettori puntati anche su Perugia dove sabato, al gazebo di Piazza Italia, hanno firmato la segretaria del Partito Democratico Elly Schlein, la neosindaca di Perugia Vittoria Ferdinandi e la segretaria generale della Cgil Umbria, Maria Rita Paggio.
Schlein, Pd: “Limita i diritti fondamentali delle persone”
“Siamo qui per spiegare insieme alle persone – ha detto Elly Schlein, la leader dei democratici –che quando si dice Autonomia differenziata e quando questo governo la attua, con l’arroganza di non investire nemmeno un euro per colmare i divari territoriali, stiamo parlando di un provvedimento che limita i diritti fondamentali delle persone, quelli scritti nella nostra Costituzione. È un’autonomia che sancisce l’idea che ci siano cittadine e cittadini di serie A e di serie B a seconda della regione in cui sono nati. E noi non ci stiamo perché non accettiamo il fatto che già oggi, in Italia, un bambino che nasce a Reggio Calabria abbia un aspettativa di vita di 5 anni inferiore a un bambino che nasce a Bologna. Io da sinistra non lo posso accettare”.
Ferdinandi, sindaca Perugia: “Ora si dovrebbe unire, non spaccare”
"Credo che questo sia il momento in cui la politica deve cercare di unire e di ricucire e non di spaccare. Quella dell’Autonomia differenziata – ha detto Vittoria Ferdinandi, la sindaca di Perugia da poco eletta – è una legge che rischia di aumentare le differenze sociali e di minare proprio quelli che sono i diritti sociali. Invece noi vogliamo un’Italia che sia capace di riequilibrare le differenze e proprio per questo oggi siamo qui per firmare”.
Paggio, Cgil Umbria: “Oggi risposta forte delle persone”
C’è una risposta forte di persone che vengono a chiedere di firmare – ha detto Maria Rita Paggio, segretaria generale della Cgil Umbria –. Quindi vuol dire che c’è una voglia di partecipazione e di opporsi a una riforma che è percepita come un tentativo di mettere in discussione la nostra Costituzione e che, soprattutto, va a ledere i diritti fondamentali dei cittadini. In tema di lavoro pensate alle gabbie salariali che verrebbero reintrodotte con l’idea di legare le tematiche del lavoro alle regioni, la sicurezza nei luoghi di lavoro, l’istruzione che mette in discussione proprio l’idea dell’unità culturale del Paese. le questioni legate alle grandi transizioni ambientale e digitale, alle questioni delle infrastrutture. tutti temi che hanno bisogno di una dimensione almeno nazionale, ma più spesso sovranazionale. Per cui noi diciamo che bisogna rispondere con forza no a questa riforma”.