Contro l’autonomia differenziata è mobilitazione su ogni fronte. Lo ha ribadito con chiarezza Christian Ferrari, segretario nazionale della Cgil, ospite nella prima delle due Giornate del Lavoro del Quadrato rosso della Basilicata, venerdì scorso, 13 settembre, tutta dedicata alla Legge Calderoli e ai motivi di contrasto contro questo provvedimento.

Di fronte alla platea di Matera il sindacalista della Cgil ha raccolto le fila di una lunga discussione che ha coinvolto molti presidenti di regione, di destra e di sinistra, preoccupati dagli effetti dell’autonomia differenziata.

Ci sono già regioni che hanno richiesto formalmente tutte e 23 le materie. Parliamo di politiche energetiche, infrastrutture, investimenti, scuola, ambiente, porti, aeroporti, ricerca scientifica. Insomma, togliere completamente allo Stato qualsiasi competenza legislativa su queste materie e attribuirla, in ordine sparso, a geometria variabile, esclusivamente alle singole regioni, vuol dire rinunciare a un governo nazionale unitario delle politiche economiche e di sviluppo industriale del nostro Paese. E farlo in un momento in cui neanche la dimensione nazionale è in grado di affrontare le sfide che abbiamo davanti, dal cambiamento climatico alla riconversione ecologica del nostro sistema produttivo, dalla rivoluzione digitale all’intelligenza artificiale.

Christian Ferrari

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