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Per anni il mantra neo-liberista ci ha detto che le disuguaglianze erano una conseguenza inevitabile da pagare per lasciare libero il mercato e non frenare la crescita che sarebbe “sgocciolata” anche sugli ultimi. Al contrario, mentre povertà e disuguaglianze si allargavano, come Forum Disuguaglianze e Diversità abbiamo detto con forza che le disuguaglianze erano il frutto di politiche sbagliate e che occorreva un ribaltamento di prospettiva verso un mondo giusto dal punto di vista sociale e ambientale. Esattamente il contrario di quello che propone la legge sull’Autonomia Differenziata.
Anche per le materie che nella narrazione del Governo dovrebbero essere tutelate dalla propedeutica definizione dei Lep, Livelli essenziali delle prestazioni, questa definizione rimane virtuale e propagandistica perché nella legge quando si parla di Lep non si fissa come condizione necessaria anche il loro finanziamento. Inoltre, la legge sull’autonomia differenziata abolendo l’attuale fondo di perequazione e collegando la futura distribuzione di risorse alla spesa storica di ogni singola regione, colpisce le parti più deboli del Paese e cronicizza i divari che esistono non solo tra Sud e Centro Nord ma anche all’interno dei contesti territoriali, ad esempio tra aree urbane e aree rurali o tra i centri e le periferie delle città.
Insomma, la legge Calderoli svuota di senso la nostra Costituzione e in particolare l’art. 3 perché sarà impossibile per la Repubblica rimuovere in modo uguale in tutto il Paese gli ostacoli che impediscono il pieno sviluppo della persona umana. Per questo il ForumDD è stato tra i primi 34 soggetti che hanno costituito il Comitato referendario per l’abrogazione totale dell’autonomia differenziata. In queste settimane di raccolta firme, sarà fondamentale un’azione capillare e unitaria di tutte le forze che si sono mobilitate per raggiungere tale risultato, e trovare argomenti e linguaggi capaci di arrivare alle persone e di spiegare loro l’impatto che l’autonomia differenziata avrà sulla loro quotidianità, in primis su salute, scuola, servizi pubblici, salari.
Stando attenti a non farne una questione di Sud contro Nord, perché anche cittadini e imprese del Nord saranno colpiti dagli effetti nefasti della legge. Ed evitando di proporre la campagna referendaria come questione esclusivamente di contrapposizione tra governo e opposizione, perché l’autonomia differenziata fa male a tutte le persone, anche a quelle che votano per l’attuale maggioranza.
Andrea Morniroli è il co-coordinatore del Forum Disuguaglianze Diversità