“L’intervento della Corte costituzionale sulla legge sull’autonomia differenziata riporta dritta la barra sui principi della Costituzione. Scongiura lo spezzettamento dell’Italia, eliminando di fatto un macigno che avrebbe azzerato le prospettive di sviluppo della Sicilia e minato profondamente l’unità del Paese”. Lo dice il segretario generale della Sicilia, Alfio Mannino, che in una nota attacca anche il presidente della regione Renato Schifani.

“Lo Schifani che oggi parla di coesione sociale e di pericolo scongiurato di un’Italia a due velocità – afferma Mannino – è lo stesso Schifani che a suo tempo ha dato via libera alla legge? Perché non ha posto questi problemi in Conferenza Stato Regioni, attaccando invece chi come la Cgil e la Uil protestava contro il provvedimento?”. Aggiunge il segretario della Cgil: “La Consulta conferma inoltre che Schifani si era
venduto, per puri calcoli politici, lo statuto siciliano
, in forza del quale la Regione può esercitare ampia autonomia”.

E ancora: “Il presidente della Regione – sottolinea Mannino – guardi piuttosto ora a quello che sta succedendo con la legge Finanziaria, se vuole fare gli interessi reali della Sicilia. Se si pensa davvero di
sottrarre risorse al Mezzogiorno, se si pensa di implementare la dotazione finanziaria per il ponte sullo Stretto, dirottando su di esso i finanziamenti che servirebbero per strade, ferrovie e altre infrastrutture necessarie per la Sicilia e per la Calabria”.

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