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Prosegue senza sosta il giro d’Italia del furgone dei diritti. La Carovana per la Cittadinanza, giunta alla sua terza settimana, oggi, 7 aprile, è entrata in Toscana. Lasciata la Liguria – ultima tappa a Sarzana, provincia di La Spezia, domenica 6, dopo aver sostato a Genova il giorno prima – alle 10 di questa mattina ha parcheggiato nel mercato di Massa Carrara dove si è svolto un volantinaggio per sensibilizzare e informare i cittadini. All’ora di pranzo il furgone si è rimesso in moto per scendere verso Sud lungo il Tirreno e raggiungere la tappa successiva, la splendida Terrazza Mascagni a Livorno, dove si è fermata dalle ore 15:00. Ultimo impegno di giornata, ore 17:00, la Coop del Parco Levante.
Il programma: l’8 aprile a Pisa, il 9 a Firenze, il 10 a Grosseto


L’8 aprile sarà la volta di Pisa – appuntamento alle ore 10:00 in piazza XX settembre –, poi Pontedera – ore 13:30 in piazza del Comune –, infine Pistoia – ore 15:00 presso la Biblioteca San Giorgio –. Il 9 aprile la prima fermata sarà al mercato di Certaldo, ore 10:00. Poi il viaggio proseguirà fino a Firenze, dove l’obiettivo sarà sensibilizzare i giovani con l’appuntamento al Polo Universitario Novoli, dalle ore 15:00 alle ore 18:00. Si chiude questo primo giro in Toscana con la giornata del 10 aprile: Cecina, Piombino – ore 15:30 in piazza Gramsci –e Grosseto – ore 17:30 in piazza Dante –, le tappe.
“Garantire, in una fase di forte astensionismo, la possibilità a milioni di persone di esercitare il proprio diritto di voto – scrive la Cgil Toscana sul proprio sito – è anche questo un atto rivoluzionario, il miglior modo per difendere la nostra democrazia e la nostra Costituzione, nell’ottantesimo anniversario della liberazione dal nazifascismo”.


“Oggi abbiamo la responsabilità di tenere insieme lavoro, sicurezza, dignità, cittadinanza, democrazia. Nel nostro Paese da più di venti anni c’è una legge sulla cittadinanza che produce effetti negativi su centinaia di migliaia di persone che lavorano in Italia, che qui nascono, frequentano scuole e università e che sono costrette ad attendere dieci anni – ma spesso anche molto di più – per ottenere il diritto di vivere liberamente. Il referendum – sottolinea il sindacato –vuole ridurre questo periodo a cinque anni, permettendo così anche la trasmissione automatica della cittadinanza ai figli e alle figlie minorenni”.
Il viaggio della Carovana per la Cittadinanza coinvolge cittadine e cittadini, amministratori locali, artisti, sportivi e chiunque voglia partecipare e far sentire la propria voce. “La voce – si legge nella nota – di chi ogni giorno sperimenta sulla propria pelle discriminazioni e gli effetti di un sistema economico e sociale che spinge ai margini sempre più persone, privandole di diritti fondamentali.
Nelle sue tappe la Carovana per la Cittadinanza, promossa da Arci, Cgil, CoNNGI, Dalla Parte Giusta della Storia, IDEM Network e Italiani senza Cittadinanza, raggiunge luoghi di lavoro, scuole, luoghi della cura e della cultura, per confrontarsi e ascoltare più persone possibili, coinvolgendo le comunità locali, il mondo dell’associazionismo diffuso e del lavoro. “Un viaggio per dare voce e visibilità a storie, istanze, testimonianze per costruire un futuro più giusto per tutti”. Cinque sì per cambiare il Paese.