Si è tenuta questa mattina, 28 febbraio, al Teatro Asioli di Correggio l’Assemblea delle Assemblee della Cgil di Reggio Emilia. Dopo il lancio di una grande campagna referendaria – con la partecipazione di Maurizio Landini all’assise bolognese del 13-14 febbraio scorso – che si pone l’obiettivo di sbarrare la strada alla crescente precarietà, alle continue morti sul lavoro, ai licenziamenti ingiusti e per dare cittadinanza a migliaia di italiani, si stanno svolgendo in tutta Italia le Assemblee dei delegati, attivisti e pensionati Cgil. In circa 500 si sono riuniti questa mattina da tutta la provincia per un confronto collettivo capace di dar voce ai luoghi di lavoro sui quesiti referendari e al sostegno della partecipazione al voto.

Una giornata ricca di riflessioni, aperta dalla relazione del segretario generale della Camera del Lavoro, Cristian Sesena, che ha ricordato l'importanza dell’opportunità di cambiamento offerta a tutti noi dal voto ai referendum definendoli “una sfida che si vince non spiegando alle persone ‘quanto siamo messi male’, ma ‘quanto potremmo essere messi meglio’ se solo capissimo il potere che abbiamo unendoci e partecipando”.

Una strada che si è appena iniziato a percorrere quella della consultazione sui cinque quesiti – quattro sul lavoro e uno sulla cittadinanza – a cui gli italiani potranno rispondere recandosi alle urne in una data ancora da definire, ma compresa tra il 15 aprile e il 15 giugno. Il primo messaggio su cui si è voluto insistere è quello dell’importanza della partecipazione, della democrazia, del voto. “Da qui in avanti – ha concluso Sesena – bisogna ripartire da noi, dal nostro impegno quotidiano per una società più giusta. Dobbiamo riappropriarci di parole come ‘sicurezza e libertà’, ‘speranza e impegno’: in questa battaglia per il quorum, che tiene dentro tante altre battaglie, ci armiamo di speranza e di tanto tanto impegno, e lo facciamo per vincere”.

A portare un contributo anche Anna Ferrari, Vicepresidente Anpi provinciale, e Kiranjit Kaur Kimmy, attivista per la cittadinanza. A conclusione della mattinata l’intervento del segretario organizzativo della Cgil nazionale, Luigi Giove che ha sottolineato come veniamo da anni in cui sono state prodotte leggi che hanno indebolito il lavoro e sottratto diritti, rendendo le persone meno libere. “Con il voto referendario non deleghiamo nessuno – ha concluso Giove –, siamo noi cittadini a decidere se vogliamo riconquistare diritti e dal giorno dopo il voto, se i referendum su lavoro e cittadinanza passano, avremo tutti quanti maggiori diritti, possibilità e libertà”.

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