Questa mattina, primo marzo, in Sala Borsa, Piazza Nettuno a Bologna, è partita ufficialmente la campagna per i referendum. Insieme alla Cgil provinciale, oltre 35 associazioni e movimenti, rappresentanti delle istituzioni locali e regionali, tra cui il sindaco Matteo Lepore. Un déjà vu  nella città che a metà febbraio era stato il teatro del lancio nazionale don Maurizio Landini e il professor Barbero.

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Bulgarelli, Cgil Bologna: “Se vinciamo, cambia tutto”

“Se si vincono questi referendum – ha detto il segretario generale della Cgil bolognese, Michele Bulgarelli –, il giorno dopo cambia tutto: cambiano i luoghi di lavoro, cambia la società, aumentano i diritti”. Clima di entusiasmo e di forte determinazione nello spazio gremito di partecipanti.

Bulgarelli: “Quorum obiettivo raggiungibile con alleanza sociale più larga possibile”

Si parte “con un'alleanza sociale più larga possibile e pensiamo che il quorum sia un obiettivo raggiungibile – ha detto il segretario generale della Cgil bolognese –. Una battaglia per il diritto a non essere licenziati ingiustamente nelle grande imprese e in quelle sotto i 15 addetti, per tornare indietro rispetto a una precarietà dilagante, per rendere obbligatorio mettere le causali nei contratti a termine e quindi tenere sotto controllo la precarietà”, sintetizza il segretario della Cgil Bologna.

A quelli già citati si aggiunge il quesito che intende “affermare la responsabilità in solido dei committenti negli appalti in materia di salute e sicurezza”. Proprio Bologna, ricorda Bulgarelli, è stata “funestata lo scorso anno dalla strage di Suviana e da quella alla Toyota. Per non dimenticare il lavoratore a San Giorgio di Piano falciato da un treno in corsa sui binari e il lavoratore in appalto Enel morto sul lavoro nel giorno dello sciopero generale del 29 novembre”.

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Bulgarelli: “Da domani in città campagna diffusissima in tutti i luoghi”

L’ultimo quesito è quello con cui si propone di ridurre da dieci a cinque gli anni di residenza legale in Italia richiesti per poter avanzare la domanda di cittadinanza italiana che, una volta ottenuta, sarebbe automaticamente trasmessa ai figli minorenni. Da domani, quindi, inizia anche a Bologna “una campagna diffusissima – assicura il segretario della Cgil – nei centri sociali, nei centri anziani, nelle fabbriche, negli uffici, nelle scuole e nelle Università”.

Vigneri, Arci: “Siamo maggioranza, dimostriamolo”

“Cinque sì per il diritto a un lavoro degno e alla cittadinanza, in un momento storico drammatico per noi, per le nostre libertà e la democrazia”, ha esortato la presidente dell’Arci provinciale, Rossella Vigneri. Vigneri ha aperto l’evento con un richiamo al corteo regionale della scorsa settimana contro il Ddl Sicurezza, “che ha il preciso obiettivo di rendere un crimine la libertà di dissentire e che colpisce in maniera feroce i più fragili. Siamo qui per l'inizio di una mobilitazione che mandi un messaggio chiaro a questo governo, a chi in questi anni ha permesso che venisse smantellato il sistema di welfare e il sistema sanitario – afferma la presidente dell’Arci –, a chi ha permesso che il lavoro diventasse sempre più povero e senza tutele, a chi lascia morire in mare migliaia di migranti per poi sfruttarli, preferibilmente da irregolari, come manodopera e come paria nel nostro Paese. Diciamo spesso che questo governo non ha la maggioranza nel Paese. È l’ora di dimostrarlo”, mettendo in campo con la campagna referendaria “una forte opposizione sociale”.

Salhan, Dalla parte giusta: “Chiediamo alla città di attivarsi per una grande mobilitazione”

Chiediamo alla città di attivarsi per una grande mobilitazione che deve partire prima di tutto dai cittadini e dalle cittadine – ha affermato Deepika Salhan, co-presidente del Comitato referendum cittadinanza e presidente dell’associazione Dalla parte giusta della storia –. Per la nostra democrazia, occorre attivarsi per lavorare tutti e tutte insieme a una mobilitazione che ci porti a un voto il più possibile partecipato”. 

Matteo Lepore, sindaco di Bologna: “I referendum rafforzeranno il mondo del lavoro”

Il sindaco di Bologna, Matteo Lepore, ha preso la parola nel corso dell’evento in Sala Borsa. I referendum, ha detto, “rafforzeranno il mondo del lavoro e ci permetteranno anche di dare diritti di cittadinanza”. Per il primo cittadino “è molto importante che oggi tutti quelli che si oppongono al Governo si uniscano, pur con le loro differenze e loro idee diverse”. Questi referendum, ha detto, “non devono essere divisivi tra noi ma un'occasione di confronto.