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Gli anziani sono indicati tra le categorie che più hanno sofferto durante la pandemia. Il dato risulta dall’ultimo sondaggio realizzato dall’Osservatorio Futura per conto della Cgil, su un campione rappresentativo della popolazione (i dettagli nel rapporto completo). Ma non ci sono solo gli anziani. Al primo posto nella classifica delle categorie più colpite ci sono infatti le persone sole, che sono spesso anziane, ma non sempre. A seguire, tra le categorie che hanno sofferto maggiormente, i disabili e gli anziani. I ricercatori che hanno realizzato il sondaggio sottolineano il fatto che le persone direttamente interessate (es. anziani, giovani e donne) ritengono di avere sofferto più di quanto pensino le altre persone intervistate per lo stesso questionario.
L’isolamento è indicato comunque come la causa principale del disagio per gli anziani durante la pandemia, più delle preoccupazioni per la malattia e l’alto tasso di mortalità in questa fascia di età. Sugli anziani il giudizio degli intervistati è ambivalente e mostra forti connotazioni soggettive. Da una parte si riconosce infatti il grande ruolo sociale che svolgono gli anziani e i pensionati nella società, ma dall’altra c’è una fascia di giovani che comincia ad avere timore di un futuro fatto di pensioni scarse. Ovviamente non si tratta tanto di conflitto intergenerazionale, quanto della necessità di mettere mano alla riforma delle pensioni come stanno chiedendo da mesi i sindacati confederali. che hanno consegnato al governo precise proposte tra cui anche la pensione di garanzia per i giovani.
Oltre un italiano su due è convinto del ruolo cruciale degli anziani che spesso sono costretti a sostenere economicamente le generazioni più giovani a causa delle loro difficoltà a trovare un lavoro stabile. Questa convinzione è più radicata proprio tra gli anziani, mentre è molto meno diffusa tra i giovani. Per circa un italiano su due gli anziani rivestono un ruolo molto importante o abbastanza importante per la gestione dei nipoti nella vita quotidiana. Il loro ruolo è cruciale per un italiano su quattro.
Per riequilibrare quella che potrebbe diventare una nuova diseguaglianza si chiede dunque una riforma generale del sistema previdenziale. Tre italiani su quattro (73%) chiedono una riforma del sistema pensionistico che generi maggiori tutele anche per i più giovani. La richiesta è più diffusa tra gli anziani è invece quella di una legge nazionale sulla non autosufficienza. Tre italiani su 4 ritengono che la questione dell’assistenza alle persone anziane non autosufficienti sarà un tema molto importante dopo la pandemia. Il tema è considerato ancora più rilevante dagli stessi anziani.
Ma come si definisce l'età anziana? Chi è un anziano? Secondo gli intervistati, una persona si può definire anziana a partire dai 70 anni di età. Da notare come l’asticella per cui una persona può definirsi anziana si alzi progressivamente con l’avanzare dell’età degli intervistati, passando dai 67,4 anni dichiarati dai giovani ai 72,8 anni dichiarati dagli over 65 (con una differenza di oltre 5 anni tra le due classi).. Dal sondaggio spicca il numero 70. A quanto pare è la cifra dell’età senior, secondo gli intervistati. Ma , come ci insegnano fisici e filosofi, tutto è relativo. Così per un over 65 l’età anziana comincia a 73 anni, mentre per un giovane una persona di 67 anni è già anziana.
Il rapporto completo