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Dal congresso nazionale dello Spi Cgil, a Verona, il segretario generale del sindacato dei pensionati della Basilicata, Angelo Summa, lancia l’allarme sullo “stato di caos in cui versa la sanità lucana e sul diritto alla salute dei cittadini, in particolare dei più fragili, dei pensionati e non autosufficienti, che rappresentano il 40% della popolazione”.
Per il dirigente sindacale, sono chiari i risultati del monitoraggio dell’erogazione dei Livelli essenziali di assistenza, effettuato dal ministero della Salute, per verificare che tutti i cittadini italiani ricevano le cure e le prestazioni rientranti nei Lea, secondo equità, efficacia e appropriatezza “che bocciano la sanità lucana. Ancora una volta, siamo agli ultimi posti delle classifiche. In due delle tre aree valutate con i nuovi indicatori, secondo il nuovo sistema di garanzia, siamo sotto la soglia di adempienza. Il punteggio è risultato insufficiente nell'area della prevenzione e nell'area ospedaliera”.
Secondo Summa, “nonostante i dati relativi all’area distrettuale risultino nel range di esito positivo, gli indicatori sia dell’intervallo allarme-target dei mezzi di soccorso sia del numero di anziani non autosufficienti in trattamento sociosanitario residenziale in rapporto alla popolazione residente, evidenziano che siamo ai minimi storici".
"La sanità lucana – conclude il leader dello Spi regionale - è sempre più improvvisata. Manca una programmazione attenta e di lungo respiro, non vengono garantiti i livelli essenziali di assistenza, soprattutto ad anziani e fragili, e questo anche a causa della carenza di personale. Ciò nonostante si continua a perseverare con nomine discutibili”.