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“La salute delle comunità, la riforma che vogliamo”. È questo il titolo di una bella iniziativa organizzata e promossa dalla Fp Cgil Medici che avrà luogo mercoledì 22 dicembre a partire dalle ore 16:00 e che si potrà seguire in diretta streaming sulla pagina Facebook della Funzione Pubblica Cgil e sul sito www.collettiva.it. Un pomeriggio di riflessione articolato in due momenti. Il primo con le testimonianze del collettivo Fp Cgil Medici e dirigenti del Sistema Sanitario Nazionale che, insieme, hanno dato vita alla stesura di una proposta di riforma del sistema sanitario dal titolo “La salute che vogliamo”.
Nel secondo momento invece si svilupperà il dibattito, il confronto di idee ed esperienze, in una tavola rotonda che vedrà la partecipazione di otto fra i più importanti attori dell’attualità socio sanitaria, a partire dal sindacato che sarà rappresentato dall’intervento di Serena Sorrentino, segretaria generale della Fp Cgil nazionale. Le conclusioni saranno affidate a Rossana Dettori, segretaria confederale della Cgil nazionale. Un appuntamento, questo, che segue quello organizzato con lo Spi Cgil, con i pensionati, i più importanti fruitori dei servizi della salute alla cittadinanza, e che precede quello che si terrà a febbraio insieme ai giovani medici, con i quali concordare il rinnovamento del sistema sanitario nazionale dopo anni di arretramento dei servizi pubblici e di progressivo definanziamento.
Come nasce questo percorso? “Nasce – ci ha detto Andrea Filippi, segretario della Fp Cgil Medici - in un momento che definiamo storico, di mobilitazione sindacale che mette al centro tematiche come l’equità e la giustizia. Ecco, tra gli elementi del welfare, trasversali per definizione, c’è quello della salute, come ha evidenziato il New Deal della salute evocato dalla Cgil già questa estate. Oggi sentiamo fortemente l’esigenza di un tema che non è soltanto difesa del lavoro, ma, prima di tutto, è difesa dei diritti dei cittadini ed è su questo che vogliamo costruire alleanze con tutti i professionisti che sono, prima di tutto, cittadini”.
“Dopo anni di tagli, cosa che ha lasciato campo ibero allo sviluppo della sanità privata, di quella convenzionata e all’esternalizzazione dei servizi, quello che ci preoccupa è che i segnali che vediamo all’orizzonte nelle proposte di riforma come quella contenuta nel documento Agenas vanno verso un’intensificazione della privatizzazione e dell’esternalizzazione dei servizi. Le grandi risorse sono destinate alle strutture e all’innovazione tecnologica e non al personale. Una tendenza che non preoccupa solo noi, ma tutte le associazioni che partecipano alla discussione per il rilancio del tema della salute, che abbia anche un valore economico, ma non commerciale. Che metta al centro la cura e non la malattia come profitto”.
Voi una riforma del sistema l’avete scritta. “Sì – conferma Andrea Filippi – e questa iniziativa vuole essere un’occasione per presentare la nostra piattaforma di lungo e ampio respiro. Un’idea di riforma che ha come priorità inderogabile, prima di tutto, la riforma delle cure primarie, che in pandemia si sono dimostrate il punto più debole del sistema, quando invece dovrebbero essere il punto di forza. Dobbiamo ripartire dall’organizzazione del lavoro, che sia basata sulle multiprofessionalità, nella quale tutti devono essere regolati dallo Stato con lo stesso rapporto di lavoro, anche i medici di medicina generale che invece adesso sono in convenzione”.
SCARICA QUI la proposta di riforma del sistema sanitario della Fp Cgil medici e dirigenti Ssn