"Le incertezze sul futuro di Dema restano intatte, anzi per certi versi, ascoltando questa mattina i lavoratori, emerge più di una preoccupazione. Ci sono due appuntamenti nell'immediato, al ministero del lavoro e al Mimit la prossima settimana. Ci aspettiamo finalmente chiarezza su un nodo strategico dell'apparato industriale di Napoli e dell'intera regione". Lo ha detto il segretario generale della Cgil Napoli e Campania, Nicola Ricci, incontrando questa mattina a Somma Vesuviana i lavoratori della Dema.
"È necessario - secondo Ricci - un piano industriale che faccia davvero capire qual è il destino delle maestranze di Somma Vesuviana. Come dirigenti del sindacato saremo sempre al fianco di questi lavoratori per dare forza a una vertenza che si preannuncia difficile, siamo determinati a non mollare perché non vogliamo assistere ad un altro disimpegno, a un'altra chiusura di un sito che ha una storia ed è strategico nel comparto dell'aerospazio".
“A pochi chilometri da qui, a Pomigliano e Nola - ha detto Ricci - ci sono due stabilimenti della Leonardo, un grande polo del quale Dema deve continuare ad essere un elemento centrale, non solo nella programmazione industriale della regione ma anche nello scenario nazionale".
"Questa mattina – ha poi continuato Ricci – appendiamo da fonti interne qualificate che Adler ha proceduto alla cessazione dei rapporti di lavoro del Direttore generale di Dema, del Responsabile acquisti e dei Direttori di stabilimento di Paolisi e Somma Vesuviana. I licenziamenti dei dirigenti sono in continuità con il piano industriale illustrato da Paolo Scudieri lo scorso 6 febbraio al Mimit”.
Ancora una volta le parole rassicuranti del proprietario di Adler “non trovano alcun riscontro con la realtà. Ciò a cui stiamo assistendo è la progressiva cancellazione del Gruppo Dema e la conseguente messa in discussione di oltre 200 posti di lavoro”.
“È evidente - conclude Ricci - che il confronto sindacale può essere avviato solo ed unicamente con la presentazione al Mimit e al sindacato di un piano industriale alternativo a quello del 20 dicembre 2024, in cui siano contemplati investimenti, portafoglio ordini aggiuntivi a quelli già acquisti da Dema e piena occupazione di tutte le lavoratrici ed i lavoratori”.