Veneto, ancora un morto sul lavoro. La strage continua

Foto di Samuele Ghilardi da Flickr

Renzo Donà, 42 anni, lavorava alla Agrifung. È stato travolto dal rovesciamento di una macchina operatrice. Cgil: "Non siamo disposti a considerare come ineluttabile un numero così alto di infortuni e di decessi". Serve prevenzione e riduzione del rischio

15 aprile 2019 • 17:18

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Ancora un incidente mortale in Veneto. Questa mattina (15 aprile) un trasportatore di 42 anni, Renzo Donà, è morto all’interno della Agrifung, travolto dal rovesciamento di una macchina operatrice. L'azienda si occupa della produzione di funghi, tartufi e materiale per la funghicoltura. "Anche quest’anno stiamo assistendo in Veneto ad una strage sul lavoro e la morte di Renzo Donà aggiunge un altro nome alla lista di vittime che non avremmo mai voluto vedere. Nulla è cambiato in regione rispetto all’anno scorso: 11.935 infortuni e 12 morti nei soli mesi di gennaio e febbraio, come certifica con l’impietosità delle cifre il rapporto ufficiale dell’Inail". Così in una nota la Cgil Veneto.

"Non siamo disposti a considerare come ineluttabile un numero così alto di infortuni che arrivano a causare menomazioni gravi - se non la perdita della vita - a persone impegnate in una normale attività lavorativa. Il Veneto deve garantire ai suoi lavoratori sicurezza e serenità. Ciò a partire dalla messa in atto nelle aziende e nel territorio di tutti gli strumenti necessari di informazione, di prevenzione e di riduzione del rischio, oltre che da un’azione efficace sul piano dei controlli che devono essere frequenti ed approfonditi", continua la Cgil.

Tutto questo per il sindacato richiede di superare le carenze di organico negli Spisal e applicare appieno il Piano strategico per la Salute e Sicurezza sottoscritto lo scorso luglio tra la Regione e le parti sociali. Il Veneto, che vanta una posizione avanzata per tutta una serie di indicatori, "deve puntare a risalire le classifiche anche in materia di salute e sicurezza sul lavoro, destinando le risorse necessarie al conseguimento di questo obiettivo". Accanto a questo per il sindacato "va portata avanti una forte iniziativa anche a livello nazionale, come stiamo facendo unitariamente all’interno del percorso di mobilitazione che abbiamo messo in campo in questo periodo".

"Perché è inaccettabile, di fronte allo stillicidio dei morti e degli incidenti che continua a funestare il paese, festeggiare, come abbiamo visto fare qualche giorno fa dal governo nazionale, una riduzione del 33% dei premi Inail a favore delle imprese sottraendo risorse che invece potrebbero essere utilizzate per proteggere la vita e la salute dei lavoratori. Una scelta sbagliata che va nella direzione diametralmente opposta a ciò che serve", termina la nota.