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Gli Uffici scolastici regionale e provinciali sono a corto di organico in tutto il Veneto. Tra le carenze attuali e un’ondata di pensionamenti in arrivo si stima una mancanza di personale attorno al 30 per cento, con grave pregiudizio per l’avvio del nuovo anno scolastico, visto che a esso competono graduatorie, trasferimenti, avvio delle scuole, fascicoli amministrativi degli insegnanti. Preoccupati per la situazione, Cgil Fp, Cisl Fp e Uil Pa hanno organizzato un presidio per oggi (martedì 7 maggio), dalle ore 11 alle 12.30, davanti alla sede dell’Ufficio scolastico di Mestre (in via Muratori 5, a Bissuola).
“Dopo un'assemblea sindacale negli uffici del ministero dell'Istruzione di Mestre, durante la quale è stata espressa l'unanime preoccupazione per la grave carenza di personale, è stata inviata una nota dettagliata al capo di gabinetto del ministero, al capo dipartimento programmazione e gestione risorse umane ministero, al direttore dell'ufficio risorse umane e strumentali di Roma e agli uffici del Veneto, ma ad oggi nessuna risposta è pervenuta", riferisce Assunta Motta (Fp Cgil Veneto): "Per questo abbiamo deciso il presidio del 7 maggio con lo scopo di evidenziare anche all'opinione pubblica la situazione critica che si sta creando”.
Solo a Venezia, a fronte di 49 unità in servizio tra ufficio regionale e provinciale, ben 15 lasceranno il lavoro nel 2019, mentre altre uscite sono previste nel 2020. “Nel complesso – dice Motta - si parla di una perdita di personale che si attesta intorno al 25/30 per cento di quello in servizio che già è sotto organico, con le ricadute che tutto ciò potrebbe avere per l'avvio del prossimo anno scolastico e con le difficoltà a raggiungere tutti gli obiettivi connessi anche alla valutazione della performance”. Cgil Fp, Cisl Fp e Uil Pa chiedono che siano acquisite nuove risorse, che siano banditi concorsi mirati per garantire la continuità dei servizi e il mantenimento regolare delle attività.