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Indetto lo stato di agitazione dei lavoratori del Teatro Comunale di Bologna. “Lo scorso 11 novembre si è tenuto un incontro avente come oggetto il premio di risultato – spiegano i sindacati – durante il quale abbiamo appreso che, relativamente all’erogazione per l’anno in corso, la direzione non è in grado di confermare gli impegni assunti nell’accordo del 12 novembre 2021”.
Sconcerto e irritazione sono stati espressi da Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil e Fials Cisal, convocata un’assemblea per il 24 novembre. “Non riteniamo ammissibile che le retribuzioni dei dipendenti del nostro Teatro – spiegano – siano fra le più basse in Italia, con un rinnovo del ccnl bloccato dallo Stato da oltre 15 anni”.
I sindacati spiegano che “per garantire il risanamento del Teatro Comunale le lavoratrici e i lavoratori hanno rinunciato anche a voci salariali importanti in cambio dell’impegno, una volta risanato, ad avere un premio di risultato: e ora che siamo il primo Teatro che in Italia ha ottenuto i migliori risultati di risanamento scopriamo che l’impegno non viene rispettato?”.
Tutto questo avviene “in un momento in cui a tutti i dipendenti viene chiesto ulteriore spirito di adattamento e sacrificio per un trasferimento della loro sede di lavoro che durerà circa quattro anni”. I sindacati così concludono: “Il primo impegno assunto dal Comune con i sindacati era molto chiaro: questo trasferimento non doveva avere nessuna ricaduta sulla piena realizzazione degli accordi sindacali, sia sulle stabilizzazioni sia sulle erogazioni economiche”.