Carlos Tavares si è dimesso. L’amministratore delegato di Stellantis, regista nel gennaio 2021 della fusione tra Fca e Psa, nella serata di domenica 1° dicembre ha comunicato di aver lasciato il proprio incarico. A motivare la decisione del manager portoghese, 66 anni, l’emergere di visioni differenti tra lui e i componenti del Cda sulle decisioni da assumere nei prossimi mesi. Il nuovo ceo sarà scelto entro la prima metà del 2025.

Stellantis: il nuovo Ceo entro la prima metà del 2025

“Il processo per la nomina di un nuovo ceo permanente è già in corso, gestito da un Comitato speciale del Consiglio, e si concluderà entro la prima metà del 2025. Nel frattempo, sarà istituito un nuovo Comitato esecutivo presieduto da John Elkann”. Così in una nota Stellantis, in cui si sottolinea che il Consiglio di amministrazione, riunitosi sotto la presidenza di John Elkann, ha accettato le dimissioni di Carlos Tavares dalla carica di Chief executive officer con effetto immediato.

“Siamo grati a Carlos per il suo impegno costante in questi anni e per il ruolo che ha svolto nella creazione di Stellantis, in aggiunta ai precedenti rilanci di Psa e di Opel, dando avvio al nostro percorso per diventare un leader globale nel settore”, ha scritto il presidente di Stellantis John Elkann: “Intendo mettermi subito al lavoro con il nostro nuovo Comitato esecutivo ad interim, con il supporto di tutti i nostri colleghi di Stellantis, mentre completiamo il processo di nomina del nuovo ceo. Insieme garantiremo la puntuale attuazione della strategia della società nell'interesse di lungo termine di Stellantis e di tutti i suoi stakeholders”.

Fiom: “Subito un nuovo piano industriale”

Dai metalmeccanici Cgil arrivano i primi commenti. “Tavares si è dimesso. I lavoratori italiani rimangono. E noi vogliamo un piano industriale e occupazionale subito”: così ha scritto su Facebook il segretario generale Michele De Palma.

“Le dimissioni di Tavares non mi lasciano stupefatto, era nell'aria il divorzio dal gruppo Stellantis”, dice il segretario generale Fiom Torino Edi Lazzi: “Adesso si tratta di guardare avanti, chiunque sia il nuovo ad deve immediatamente cambiare passo rispetto a Tavares. Serve un piano industriale complessivo e in particolar modo per Mirafiori, fatto di investimenti, nuovi modelli e assunzioni. Da parte nostra ci mobiliteremo immediatamente per chiedere un incontro appena sapremo chi sarà il successore di Tavares”.