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Esuberi anche alla Atessa Plant di Stellantis Europe, meglio nota come ex Sevel, di Atessa (Chieti), produttrice di veicoli commerciali. Giovedì 28 marzo il management ha comunicato l’intenzione di procedere alla definizione di un accordo sindacale relativo a 24 uscite volontarie incentivate per gli impiegati e per gli enti centrali.
La Fiom Cgil territoriale e la Rsa Fiom aziendale hanno presente che “Stellantis sta proseguendo nell’azione di svuotamento degli stabilimenti, il che rappresenta un pessimo segnale, soprattutto considerando che queste uscite non sono compensate con l'assunzione di giovani, che darebbero un'importante prospettiva per il futuro”.
Tutto ciò, spiega la categoria sindacale, avviene nel contesto di “un tavolo aperto al ministero delle Imprese, fortemente voluto dalla Fiom, per affrontare la questione di un intero settore che in Italia, in particolare, sta attraversando una profonda crisi dovuta anche alle scelte strategiche di Stellantis”.
Scelte che si contraddistinguono per “scarsi investimenti, incertezze sul futuro delle produzioni e una continua riduzione dell'organico, ottenuta attraverso un ingente utilizzo di risorse economiche, a scapito dei lavoratori. Molti di loro, in altri stabilimenti, si trovano in cassa integrazione o sono costretti a trasferte di centinaia di chilometri”.
Alla luce di quanto fin qui esposto, Fiom Cgil Chieti e Rsa Fiom, non condividendo il percorso proposto dall’azienda, non hanno firmato l’accordo sindacale, siglato invece da Fim Cisl, Uilm Uil, Fismic e Ugl. “Riteniamo – concludono – che il futuro non possa essere costruito attraverso incentivi all’esodo, ma piuttosto tramite investimenti”.