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La Stellantis di Melfi e l'indotto si fermano. E a scioperare stavolta saranno tutti i sindacati. Al termine di un incontro del 15 settembre con la direzione dello stabilimento, Fim, Uilm, Fismic e Uglm hanno infatti dichiarato otto ore di sciopero su tutti i turni di lavoro per lunedì 18 settembre. A fermarsi saranno tutte le aziende dell'automotive della provincia di Potenza.
I rappresentanti dei lavoratori si sono infatti detti "totalmente insoddisfatti" della discussione sul quinto modello da realizzare nella fabbrica lucana. L'azienda ha sostanzialmente riconfermato i nuovi quattro modelli, mentre sul nome dei modelli e sul quinto modello non ha dato ulteriori aggiornamenti, perché ancora in attesa della definizione dell'accordo nazionale tra il governo italiano e Stellantis".
Sempre il 18 settembre, dalle ore 10, è stato anche convocato un presidio dei lavoratori presso l'ingresso B dello stabilimento melfitano.
“Le azioni di protesta messe in campo dalla Fiom Cgil in questi giorni sono legate alle mancate risposte dell’azienda sull’organizzazione del lavoro, su sicurezza e carichi di lavoro. - ha commentato la segretaria generale Fiom Cgil Basilicata Giorgia Calamita -. La situazione è diventata insostenibile anche a seguito delle scelte scellerate dell’azienda di continuare con gli incentivi all’esodo e le trasferte senza che ve ne siano le condizioni”.
“Migliori condizioni di lavoro e un piano concreto produttivo e occupazionale” sono gli obiettivi del sindacato, così come la raccolta firme per chiedere un incontro alla Regione Basilicata “affinché la vertenza automotive sia regionale e nazionale”. La decisione della Fiom di non firmare gli accordi sindacali del 12 luglio è poi “coerente in quanto non si prevedono garanzie occupazionali e di produzione”.
“Dopo gli scioperi della sola Fiom la dichiarazione anche degli altri aumenta i rapporti di forza per una trattativa unitaria con azienda e istituzioni – ha concluso Calamita -. Non è il momento della competizione tra sindacati ma di un’unica bandiera per la dignità dei lavoratori. Uniamo le iniziative di sciopero per dare forza ai lavoratori”.