Crescono – e non solo a Roma – le aggressioni al personale del trasporto pubblico. Vittime di violenze verbali e fisiche rappresentano l’ultimo baluardo della sicurezza sui mezzi. I lavoratori denunciano la solitudine in cui sono costretti a operare. Sul tema interviene la Filt Cgil, secondo cui i controlli non possono essere pienamente efficaci senza adeguate sanzioni. Per la Federazione dei trasporti bisogna definire le procedure da mettere in campo in caso di superamento dei limiti di capienza che, in ogni caso, non possono essere lasciate alla responsabilità del singolo lavoratore a bordo del mezzo.
Soli al volante
Vincenzo è un autista dell’Atac in tempo di pandemia. “È difficile guidare un bus a Roma nella totale assenza di controlli", racconta a Collettiva, denunciando la solitudine in cui è costretto a operare: "Nessuno verifica il numero di passeggeri presenti sulle vetture, tantomeno che tutti indossino le mascherine. E se si interviene, si rischiano gli schiaffi"
4 novembre 2020 • 05:49