Da oggi i social media manager potranno iscriversi al sindacato e vedere tutelati i loro diritti. Succede grazie a un percorso iniziato un anno fa, con la collaborazione tra la Slc Cgil e l’Associazione nazionale della categoria, che ha portato all’inclusione di 38 profili professionali nel nuovo contratto collettivo, firmato a dicembre del 2023. Pochi giorni fa è stata invece la volta di un protocollo, siglato dalla categoria con l’Ansmm, che attribuisce ancor più concretezza al campo normativo. I professionisti che si iscrivono all’associazione potranno, infatti, scegliere di iscriversi anche al sindacato. “La firma di questo protocollo è la concretizzazione di ciò che la nostra Confederazione definisce sindacato di strada” commenta Giulia Guida, segretaria nazionale della Slc.

LE NUOVE SFIDE PER IL SINDACATO

Quando il sindacato c’è, può fare la differenza. Il lavoro svolto in questi anni dalla categoria che segue il settore della comunicazione è la prova delle nuove sfide che un mondo del lavoro sempre più parcellizzato e precario pone a chi prova a rappresentare e difendere i diritti dei lavoratori. Le professioni dell’editoria digitale si sono affermate de facto in questi anni, ma attendevano da troppo tempo in un limbo normativo, da cui iniziative come questo protocollo – e il rinnovo del ccnl – stanno gradualmente tirando fuori lavoratrici e lavoratori.

Giulia Guida

SOCIAL, DI NOME E DI FATTO

“Più di un anno fa ci siamo avvicinati all’Ansmm – racconta Guida - attraverso una campagna social, perché ci eravamo dati un impegno, ovvero riuscire a inserire nella nostra piattaforma di rinnovo contrattuale tutte quelle figure che da tempo operavano all'interno del settore, ma lo facevano nell’invisibilità totale”. Una zona grigia che significava precarietà, salari bassi, esposizione allo sfruttamento. “Questa interlocuzione è stata da subito molto positiva e abbiamo lavorato in sinergia, per un obiettivo comune: rappresentare questi professionisti sul territorio, a partire dalla tutela individuale, la messa a disposizione di servizi come quelli offerti dal Patronato, dai Caaf. Tutte quelle cose che impattano nella vita lavorativa delle persone”.

RAPPRESENTARE GLI INVISIBILI

La Slc Cgil, che sta svolgendo in parallelo un percorso molto simile nel settore dello spettacolo, è riuscita negli ultimi a cogliere la sfida più importante per il sindacato: intercettare lavoratrici e lavoratori nei luoghi di lavoro, provare a organizzarli anche in settori produttivi storicamente refrattari all’attività collettiva, perché estremamente precari, per natura flessibili e orientati al percorso individuale. Un precedente importante, come ricorda la segretaria Guida, è stata l’esperienza virtuosa di Strade, il sindacato dei traduttori editoriali successivamente entrato a far pare della Slc. “Ciascuno deciderà in autonomia e in maniera totalmente volontaria se iscriversi anche al sindacato, ma noi ci siamo. Siamo in ascolto e pronti a rappresentarli”.

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COME ISCRIVERSI

Il meccanismo sarà leggermente diverso da quello della classica iscrizione, ma perché diversa è la platea. I social media manager sono molto spesso liberi professionisti, che lavorano per più committenti, oppure dipendenti a cui però - da prima dell’entrata in vigore del nuovo ccnl – vengono applicati altri contratti di riferimento. “L’obiettivo principale al momento – spiega Guida – deve essere per noi provare a intercettarli tutti, a prescindere dalla condizione. Far sentire che ci siamo”.

RIDURRE IL DIVARIO TRA LAVORATORI

Primi passi che puntano non solo alla tutela individuale, ma anche a una nuova interlocuzione politica, per migliorare il quadro normativo, rendendolo sempre più inclusivo, e per ridurre il divario tra lavoratori di serie A e lavoratori di serie B. Ma anche per rispondere alle nuove sfide che la tecnologia lancia, come quelle dell’intelligenza artificiale, tanto per citare un altro degli ambiti professionali – quello del doppiaggio - in cui la Slc Cgil ha provato a ricomprendere, nel percorso di rinnovo contrattuale, nuove esigenze di tutela e di rappresentatività. È l'inizio di un di un viaggio – conclude Guida-. I social media manager sono professionisti molto giovani, molto preparati e molto consapevoli delle loro competenze. Sono anche molto strutturati e impegnati. E per noi sarà una grande scommessa provare a rappresentarli”.

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