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Sospeso lo stato di agitazione dei lavoratori della Sirti. Lo ha deciso, oggi (26 marzo), l'assemblea unitaria dei lavoratori del sito di Carini (Palermo), che si è riunita per valutare gli esiti dell'incontro di venerdì scorso in Assolombarda con i sindacati, in cui l'azienda ha fatto dietrofront sui licenziamenti.
La Sirti, azienda nazionale specializzata nella realizzazione e nelle manutenzioni di grandi reti di telecomunicazioni, che aveva annunciato il 19 febbraio scorso un piano nazionale di 833 esuberi, dopo la serie di scioperi a catena in tutte le sedi italiane, ha sospeso la procedura, con l’impegno di azzerare i licenziamenti e di utilizzare tutti gli strumenti alternativi, come ammortizzatori sociali o accompagnamento alla pensione.
“La sospensione della procedura è un risultato positivo, ora si apre il confronto con l’azienda”, dichiarano le Rsu Fiom di Sirti Palermo, Giuseppe Romano e Franco Agnello. “Venerdì prossimo a Milano – aggiunge Romano, anche componente del coordinamento nazionale di Sirti – inizieremo a discutere nel merito degli strumenti alternativi ai licenziamenti”.
Il sindacato esprime soddisfazione per la svolta positiva nella vertenza. “Le lavoratrici e i lavoratori – dichiara Francesco Foti, della Fiom Palermo – hanno dimostrato compattezza nella ribellione ai licenziamenti, dando prova del fatto che se le battaglie si combattono uniti si possono ottenere risultati”. L’assemblea di stamattina ha deciso la sospensione dello stato di agitazione e di tutte le prestazioni accessorie.