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La Sirti, azienda nazionale specializzata nella realizzazione e manutenzione di grandi reti di telecomunicazione, annuncia l’apertura di un’imminente procedura di licenziamento collettivo a livello nazionale. E oggi (lunedì 18 febbraio) nella sede palermitana, presso l'area industriale di Carini, sono scattate subito le prime due ore di sciopero, dalle 10.30 alle 12,30. I lavoratori si sono radunati in un sit-in davanti ai cancelli dello stabilimento, dove lavorano 180 persone. "Totale l'adesione alla protesta", scrivono i sindacati. Fiom Cgil e Uilm Uil, nell'assemblea che ha preceduto lo sciopero, hanno informato i dipendenti delle gravi comunicazioni dell'azienda, che ha dichiarato 833 esuberi su un totale di 3.692 addetti.
“Non vogliamo perdere nemmeno un posto di lavoro”, affermano Giuseppe Romano e Francesco Agnello, componenti Rsu Fiom alla Sirti. "“Ci opporremo con tutte le nostre forze", aggiungono Angela Biondi e Francesco Foti, segretari della Fiom Cgil Palermo: "Chiediamo un intervento al governo e a tutte le istituzioni, regionali e locali, per la sospensione delle procedure e il mantenimento dei livelli occupazionali”. Gli esponenti sindacali, infine, chiedono una convocazione urgente da parte del ministero del Lavoro e dello Sviluppo economico, in modo "che Sirti riferisca direttamente al governo le presunte ragioni di un così pesante piano di esuberi”.