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Il primo confronto tra i sindacati dell’agroalimentare e il neo ministro all’Agricoltura Stefano Patuanelli si è tenuto a distanza. Una video conferenza obbligata a causa della pandemia che però non ha impedito alle parti sociali di riportare all'attenzione del titolare del dicastero le priorità in materia di lavoro agricolo e tutela del made in Italy.
Per Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil il governo governo Draghi dovrà impegnarsi per introdurre la condizionalità sociale nella riforma della Pac, la politica agricola comune, in corso di discussione in questi mesi nel trilogo fra Consiglio, Parlamento e Commissione europei. Sempre in merito alla Pac, le tre organizzazioni sindacali hanno richiamato la necessità di porre maggiore attenzione ai temi della sostenibilità ecologica e ambientale, dell’economia circolare e dei cambiamenti climatici, che sempre più dovranno essere recepiti nella riforma.
Il tavolo, però, ha affrontato anche altre urgenze come la necessità di stanziare ristori anche per gli operai agricoli, finora esclusi dai bonus riconosciuti ad altre categorie di lavoratori stagionali, e il riconoscimento, per il 2020, delle giornate lavorate nel 2019, per consentire l’accesso alla disoccupazione agricola anche a chi non ne ha maturato i requisiti a causa delle calamità naturali.
Sul fronte della lotta al caporalato, poi, è stata rilanciata la necessità di dare piena attuazione a quanto previsto dalla legge 199 del 2016 in materia di prevenzione, mentre per il settore della pesca, è stata ribadita la necessità di costruire un ammortizzatore sociale strutturato per rispondere alla progressiva riduzione delle giornate lavorative e e di dare applicazione del Testo unico sulla sicurezza sul lavoro.
Altro capitolo aperto dai sindacati del settore quello di portare a termine il rinnovo del contratto collettivo nazionale idraulico forestale, scaduto da 9 anni, e di ottimizzare le risorse previste dal Recovery Plan per il contrasto idrogeologico valorizzando il lavoro forestale e quello dei dipendenti dei consorzi di bonifica.
“Esprimiamo soddisfazione per questo primo incontro che ci ha visti in sintonia con il Ministro su diversi aspetti per noi prioritari”, hanno affermato i segretari generali di Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil, Onofrio Rota, Giovanni Mininni e Stefano Mantegazza, “compreso l’aver escluso l’utilità di ulteriori semplificazioni dell’uso del voucher in agricoltura, visto che il contratto nazionale garantisce già la massima flessibilità necessaria alle imprese. Così come abbiamo ribadito le nostre preoccupazioni sulla futura introduzione della plastic tax e della sugar tax, che dovrà essere concertata con le parti sociali. Piena condivisione, infine, sulla presa di posizione da parte del Ministro contro l’ipotesi dell’etichetta nutriscore, potenzialmente dannosa per tante produzioni di eccellenza del Made in Italy agroalimentare”. “Ci aspettiamo di poter condividere quanto prima con il ministro – hanno concluso Rota, Mininni e Mantegazza – un cronoprogramma che veda le parti concretamente impegnate nella realizzazione di quanto prioritario per la dignità delle lavoratrici e dei lavoratori dell’agroalimentare e dell’ambiente”.