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Sono due i morti nelle ultime 24 ore. Dopo il decesso del titolare di una cava di marmo di 74 anni, Mario Floris, in Ogliastra, territorio sardo della provincia di Nuoro, è arrivata la notizia del decesso di un giovane operaio di venti anni nella zona di Collecchio, provincia di Parma. La prima vittima è stata violentemente colpita alla testa dalla benna dell’escavatore che stava manovrando, mentre la seconda, dipendente della ditta Green Economy, è rimasta folgorata nel momento in cui la benna del suo mezzo scavando ha tranciato dei cavi elettrici.
A Frosinone 4 operai albanesi in codice rosso
Tanti sono stati anche gli infortuni gravi. Nel comune di Serrone, nel nord della provincia di Frosinone, sul Monte Scalambra, un mezzo di una ditta impegnata nelle attività di taglio del bosco su un’area comunale si è ribaltato investendo quattro operai, tutti di origini albanesi, due di 34 anni e gli altri di 27 e 30 anni. A darne notizia l’Agi. Tutti soccorsi ed elitrasportati presso l’ospedale romano di Tor Vergata in codice rosso. La dinamica dell'infortunio è ora in fase di ricostruzione da parte dei carabinieri forestali del comando provinciale.
Operaio colpito in pieno da trave di legno ad Ancona
Ricoverato in gravi condizioni all'ospedale regionale di Torrette di Ancona anche l'operaio che, questa mattina, 23 luglio, è stato colpito in pieno da una trave di legno mentre stava lavorando all'interno di un cantiere edile nel quartiere Archi del capoluogo marchigiano. A darne notizia l’Ansa. L'uomo, 59 anni, originario del Bresciano, è stato soccorso da alcuni colleghi, che hanno dato l'allarme: il personale del 118 lo ha stabilizzato sul posto e trasferito in codice 'rosso avanzato' nel nosocomio. La dinamica dell'infortunio è in fase di ricostruzione: da quanto si è appreso, la trave era manovrata da una gru, ma il carico ha ceduto improvvisamente colpendo l'operaio al volto e al torace.
Incontro sulla sicurezza al ministero. Cgil: permane giudizio negativo su patente a crediti
Al ministero del Lavoro intanto proprio oggi si è svolto un incontro al quale hanno partecipato i sindacati. Sul tavolo la questione della patente a crediti. Dopo il giudizio negativo dei sindacati, oggi è stato presentato un testo di legge che “riporta alcune modifiche da ascrivere direttamente all’azione sindacale e alla nostra partecipazione attiva al tavolo”, ha detto la segretaria confederale della Cgil, Francesca Re David, e il responsabile salute e sicurezza della Cgil nazionale, Sebastiano Calleri.
“Nonostante la legge rappresenti un’occasione persa per dare vita a un vero sistema di qualificazione delle imprese, e non coinvolge tutti i settori - anche nell’applicazione della patente a crediti - consideriamo utili gli avanzamenti decisi”. Tra questi, l’obbligatorietà della sospensione in caso di morte del lavoratore, il coinvolgimento di Rls e RlsT, il ruolo dell’ispettorato nella verifica del ripristino delle condizioni di sicurezza dopo la sospensione dell’attività. “Rimane inaccettabile – si legge nella nota della Cgil – la concessione altissima dei crediti in partenza che rischia di vanificare l’efficacia”.
Francesca Re David e Sebastiano Calleri ribadiscono che “ogni provvedimento su salute e sicurezza deve essere inserito in una strategia nazionale che introduca i necessari cambiamenti di sistema. Questo intervento non è la risposta adeguata all’urgenza della situazione. Per questo – concludono –continuiamo a richiedere la convocazione di un tavolo di confronto efficace e di ambito generale”.