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“La visita dell’amministratore delegato di Stellantis, Carlos Tavares, allo stabilimento Sevel è sicuramente importante. Con l’occasione si è svolto un incontro con una delegazione di Rsa per discutere del futuro dello stabilimento di Atessa nella Val di Sangro”. A dirlo sono Samuele Lodi (segretario nazionale Fiom Cgil e responsabile settore mobilità) e Alfredo Fegatelli (segretario generale Fiom Cgil Chieti).
“È stato riconosciuto il valore e l'impegno straordinario delle lavoratrici e dei lavoratori”, spiegano i due esponenti sindacali: “Tuttavia, riteniamo necessario sottolineare che durante la riunione non è stato affrontato il tema degli investimenti, elemento fondamentale per garantire una prospettiva sostenibile e competitiva nel lungo periodo”.
Lodi e Fegatelli apprezzano “il riconoscimento espresso verso i lavoratori”, ma sottolineano che “la continua enfasi sulla riduzione dei costi rischia di danneggiare l'intero settore dell'indotto. Ridurre i costi può essere una strategia a breve termine, ma è essenziale comprendere che tale approccio può avere impatti negativi a catena, minacciando la stabilità e la vitalità di molteplici settori connessi soprattutto nel territorio”.
La competitività per l’azienda, proseguono i dirigenti Fiom, è senza dubbio “un elemento chiave soprattutto se il confronto avviene con le realtà produttive della Cina. Tuttavia, crediamo che la competitività non possa prescindere da investimenti significativi e mirati. Una fabbrica che continua a operare su linee di produzione datate rischia di restare indietro rispetto a impianti moderni e all'avanguardia, come quelli della concorrenza”.
Inoltre, rimarcano che “i nuovi modelli di furgoni presentati continuano a essere dei restyling. La mancanza di un prodotto nuovo, progettato tenendo conto delle nuove tecnologie, potrebbe limitare la capacità di rispondere alle esigenze del mercato e di mantenere l’attuale posizione di rilievo nel settore”.
Lodi e Fegatelli ritengono “imprescindibile adottare una visione strategica che includa investimenti mirati per migliorare l'efficienza, l'innovazione e la qualità dei prodotti. Ignorare questa necessità potrebbe compromettere la posizione sul mercato a lungo termine. Non possiamo scaricare la responsabilità della competitività sui lavoratori, che, come riconosciuto nel corso degli anni, hanno dimostrato una dedizione straordinaria anche su impianti datati”.
I due esponenti sindacali così concludono: “Siamo certi che solo con una visione equilibrata e sostenibile la ex Sevel potrà affrontare con successo le sfide future e garantire il benessere a lungo termine delle lavoratrici e dei lavoratori”.