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“L’Unione europea avvia la procedura d’infrazione contro l’Italia, lo spread è in ascesa, la disoccupazione ha raggiunto livelli da primato, grandi gruppi come Whirlpool, Ilva e Unilever avviano vertenze importanti, annunciando chiusure a raffica, con cig, licenziamenti e delocalizzazioni. Un quadro a tinte fosche, con il governo che fa grandi annunci, ma poi non interviene sulle vertenze, nè vigila nè trova soluzioni. È il sintomo della grave situazione che stiamo vivendo oggi nel Paese, dove c’è un’assenza di programmazione e di azioni concrete, mentre la crisi peggiora, al pari delle condizioni di vita dei lavoratori e delle loro famiglie”. Così Ivana Galli, segretaria confederale Cgil, stamattina ospite di Italia parla, la rubrica quotidiana di RadioArticolo1.
Gli incontri di ieri con le associazioni datoriali - Confindustria, Confapi e Alleanza delle cooperative - "sono stati molto positivi". "Abbiamo fatto il punto della situazione, confermando che il Paese è fermo e i dati sono tuti negativi, così come le scelte del governo - flat tax, reddito di cittadinanza, quota 100 -. Con le controparti, abbiamo aperto una fase di gestione degli accordi interconfederali sottoscritti, in tema di salute e sicurezza, partecipazione, bilateralità, molestie sessuali, formazione, innovazione, industria 4.0, welfare, rappresentanza. Su quest’ultimo tema, sono stati definiti i criteri per la misurazione del ‘peso’ delle varie sigle, che deve essere sottoscritta da ministero del Lavoro e Inps attraverso una certificazione che attesti quali organizzazioni hanno le qualità - iscritti, Rsu - per poter firmare i ccnl -, ma anche sotto tale profilo l’esecutivo latita”, ha detto la dirigente sindacale.
“Bisognerebbe poi intervenire anche sul versante del dumping contrattuale, tema posto dall’Alleanza delle cooperative, che ha l’obiettivo di ridare un ruolo al socio lavoratore, alla luce del proliferare delle cooperative spurie, per dargli nuova forza e quindi fare pulizia rispetto alle cooperative vere, dove il socio lo è veramente e partecipa alle decisioni aziendali", ha precisato l'esponente Cgil.
La confederazione, in particolare, ha ribadito che si batte per il rinnovo dei contratti privati scaduti, come quello di multiservizi, vigilanza privata, scuole private, sanità privata, tutti scaduti da svariati anni e ancora in attesa di rinnovo. "Anche su questo piano, il confronto con i datori di lavoro è stato proficuo, ed è stata ribadita la volontà comune di procedere con le trattative e arrivare ad avvisi comuni che applichino le intese interconfederali. A monte, c’è anche la questione delle relazioni, che vanno ad ogni modo fortificate, in un’Italia dove la disintermediazione e l’alleggerimento dei corpi intermedi è un aspetto di preoccupazione per la democrazia del nostro Paese", ha concluso la sindacalista. Il percorso con le controparti proseguirà nelle prossime settimane, secondo un’agenda di lavori e una calendarizzazione degli incontri prestabilita, dando la precedenza ai rinnovi contrattuali da sottoscrivere.