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I lavoratori del secondo turno allo stabilimento Stellantis di Mirafiori a Torino hanno dato vita a uno sciopero spontaneo al termine delle assemblee della Fiom. Gli operai sono usciti in corteo dalla porta 2 dello stabilimento. Al centro della protesta "la preoccupazione e lo sconcerto per l'assenza di risposte sul futuro di Mirafiori", spiegano i lavoratori.
“Mirafiori non può chiudere, questo è un segnale forte alle Istituzioni”, il commento di Edi Lazzi, segretario generale della Fiom di Torino, e Giorgio Airaudo, segretario della Cgil piemontese.
Lodi (Fiom): “Agire subito per salvare produzione e occupazione”
“È in corso una campagna di assemblee della Fiom Cgil nel gruppo Stellantis, oggi a Pomigliano e Mirafiori, proprio i due stabilimenti dichiarati a rischio dall'amministratore delegato Carlos Tavares. La partecipazione delle lavoratrici e dei lavoratori alle assemblee di oggi è stata straordinaria. C'è un clima di forte preoccupazione per le dichiarazioni rilasciate dall'amministratore delegato Tavares e non hanno dato garanzie le affermazioni del presidente Elkann. Preoccupazione che si vuole affrontare in modo solidale tra tutte le lavoratrici e i lavoratori di Stellantis, senza distinzioni di sigle sindacali. Il declino di Stellantis in Italia deve essere fermato”. Lo dichiara Samuele Lodi, segretario nazionale Fiom Cgil e responsabile settore mobilità.
“Non possiamo assistere al lento, progressivo, inesorabile spegnimento degli stabilimenti. Il tempo corre veloce e Stellantis non può continuare a non dare risposte. Le lavoratrici e i lavoratori chiedono con urgenza, dopo la lettera di Fim, Fiom e Uilm nazionali, di continuare a mettere in campo iniziative che spingano le Istituzioni a tutti i livelli a tutelare produzione e lavoro. Inoltre, il tavolo sul settore automotive al Mimit non ha prodotto i risultati sperati. Anzi, a fronte delle iniziative del ministero di stanziare quasi un miliardo di euro, su richiesta di Stellantis, la reazione aziendale è stata la messa in discussione degli stabilimenti e dell'occupazione. Invece, la garanzia occupazionale e produttiva sono gli obiettivi principali alla base dell'accordo che bisogna stipulare tra sindacati, azienda e governo. Per questo, insieme a Fim e Uilm nazionali, abbiamo chiesto alla Presidente del Consiglio e all'amministratore delegato di Stellantis un incontro. Ognuno deve assumersi le proprie responsabilità nei confronti delle lavoratrici e dei lavoratori e del Paese”.