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Una settimana itinerante per parlare di occupazione, diritti e investimenti. In occasione dei 120 anni della Fiom, la Federazione dei metalmeccanici Cgil della Sardegna e le segreterie territoriali hanno deciso di rispondere all'emergenza lavoro della regione con una serie di appuntamenti: dal 28 giugno al 2 luglio si svolgeranno cinque incontri che andranno a toccare tutti i punti dell'isola.
“Avevamo in mente questo ciclo di incontri da diverso tempo”, spiega Roberto Forresu, segretario regionale della Fiom Cgil: “Purtroppo abbiamo dovuto rinviarla per colpa della pandemia. Ma oggi vogliamo approfittare di questo importante anniversario per aprire una discussione sul mondo del lavoro. Avremo l'opportunità di discutere di occupazioni e diritti con le segreterie del territorio sardo e nazionale”.
L'obiettivo dell'iniziativa è aprire un confronto sul trend industriale negativo della Sardegna, cercando di affrontare insieme i problemi locali. Ogni giornata sarà divisa in due sessioni: la prima parte sarà riservata a temi e questioni d'interesse generale, mentre la seconda sarà un focus sulle specificità e sulle problematiche della zona industriale ospitante.
Il calendario è fitto e si partirà il 28 giugno da Arbatax (Nuoro). “Il primo incontro sarà dedicato alla violenza di genere e all'importanza che rivestono le donne nel mondo del lavoro”, continua Forresu: “Con esperti e associazioni, parleremo d'inserimento occupazionale, dando spazio alle difficoltà economiche di chi ha subito violenza”. Partecipano Diletta Mureddu (responsabile Dipartimento Politiche di genere Cgil Sardegna), Emanuela Laconca (assessora comunale ai Servizi sociali), Margherita Serra (ginecologa consultori Ogliastra), Carlo Contini (autore del Libro "1834 metri sul livello del mare. Tra le pietre un battito"), Annalisa Lai (presidente Centro antiviolenza "Mai più violate"), Francesca Piras (direttrice generale Politiche sociali Ras), Alessandra Todde (vice ministra Sviluppo economico) e Barbara Tibaldi (segreteria nazionale Fiom Cgil).
Nel pomeriggio, sempre presso l'Arbatasar Hotel di Arbatax, si terrà il seminario "Il polo industriale di Arbatax: prospettive di un territorio". L'incontro intende analizzare, da diverse prospettive, il valore dell'area industriale del territorio, le sue potenzialità di crescita e quali sono i freni per il suo sviluppo. Partecipano la vice ministra dello Sviluppo economico Alessandra Todde, il sindaco Massimo Cannas, il presidente del Cipo Franco Ammendola, il presidente di Confindustria Sardegna centrale Giovanni Bitti, il titolare Bmetal Luciano Balloi, il responsabile Relazioni industriali Saipem Giuseppe Trinchese, il consigliere regionale Salvatore Comas, il senatore Emiliano Fenu, il segretario generale Fiom Cgil Sardegna Roberto Forresu e la segretaria Fiom Cgll Sardegna centrale Margherita Tala.
Il 29 giugno ci si sposta a Porto Torres (Sassari) per il convegno "Il rilancio del petrolchimico, tra la transizione energetica e lo sciopero degli appalti". L'appuntamento è alle ore 9 nella sala Filippo Canu. Partecipano il segretario generale Fiom Cgil Sassari Gavino Doppiu, il sindaco Massimo Mulas, Vincenzo Maida (Versalis), il segretario generale Cgil Sassari Massimiliano Muretti, il presidente del consiglio regionale Michele Pais, il segretario generale Fiom Cgil Sardegna Roberto Forresu, i consiglieri regionali Antonello Peri, Antonio Nu e Desirè Manca, il presidente del Consorzio industriale Valerio Scanu. Coordina i lavori il capocronista della Nuova Sardegna Gianni Bazzoni. Le conclusioni sono affidate al segretario nazionale Fiom Cgil Gianni Venturi. Il giorno seguente, invece, viene inaugurato il nuovo sportello della Fiom Cgil di Olbia (Sassari). Gli incontri, però, non finiscono qui.
“Il 1° luglio saremo a Cagliari per parlare dei poli industriali di Sarroch e Macchiareddu”, riprende il segretario regionale della Fiom Sardegna: “Dobbiamo andare oltre la pandemia, le privatizzazioni e le chiusure. Si deve guardare al futuro: occorre un confronto sulla transizione energetica e sulla produzione dell'idrogeno. Infine, dobbiamo superare il ridimensionamento produttivo e lavorativo. In quest'area sono impiegate migliaia di persone. C'è molta preoccupazione perché la forza lavoro, ad esempio alla Saras, dovrà essere riqualificata”.
La manifestazione si concluderà poi il 2 luglio a Portoscuso (Carbonia-Iglesias). Nel corso dell'ultima tappa la Fiom parlerà del distretto industriale e del rilancio della filiera dell'alluminio. Questo sito, fermo da circa un decennio, dava lavoro a 3 mila persone. Mentre oggi, in Italia, la produzione è quasi ferma ed il settore è in crisi. “A Portoscuso, faremo un bilancio dell'evento”, riprende Forresu: “Sarà l'occasione giusta per identificare le prospettive di rilancio della Sardegna e capire come muoverci. Qui, come in tutta la regione, dobbiamo essere in grado di sfruttare idee innovative e investimenti. Le nuove opportunità andranno però discusse con i veri protagonisti, ovvero con i lavoratori e le lavoratrici. Solo se ci impegniamo tutti e tutte eviteremo altri drammi sociali”.
All'evento di chiusura interverranno la segretaria generale della Fiom Cgil Francesca Re David, la Cgil Sardegna e le categorie regionali, il viceministro Alessandra Todde e la dott.ssa Romina Mura, la presidente dell'11ª commissione lavoro della camera dei deputati. Prevista inoltre la presenza della dott.ssa Alessandra Zedda (assessore del lavoro), della dott.ssa Anita Pili (assessore dell'industria) e dott. Gianni Lampis (assessore dell'ambiente). Parteciperanno, infine, la diocesi di Iglesias, aziende locali e alcuni sindaci delle maggiori città della Sardegna sud-occidentale.