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È una storia di vessazioni e intimidazioni. La scena è quella della centrale elettrica di San Filippo al Mela in provincia di Messina di proprietà di A2a multiutility del comune di Milano e del comune di Brescia. Gli attori sono Ergo Meccanica, impresa di Gela che dal 2019 ha rilevato gran parte delle attività in appalto di manutenzione della centrale e che all’epoca aveva sottoscritto un impegno in Prefettura e con Sicindustria per favorire l'assunzione a tempo indeterminato di tutti i lavoratori con almeno 34 settimane di anzianità, i lavoratori che su quell’impegno contavano e che avevano ottenuto quell'accordo dopo 21 giorni di sciopero, e Fabio Carbone Rsa Fiom Cgil.
I lavoratori della centrale sono tutti assunti con il contratto degli elettrici a tempo indeterminato, come è giusto che sia. Quelli dell’indotto metalmeccanico continuano a lavorare - al contrario di quanto concordato - con tipologie contrattuale varie, dal tempo determinato classico della durata media di 1 mese, in somministrazione e in distacco a comando da un’azienda che utilizza questo strumento in modo spregiudicato.
Due anni di mobilitazioni e di rivendicazioni sindacali per la tutela dei contratti e dei salari, contrappuntati da vere e proprie vessazioni e intimidazioni dell’azienda forte della grande precarietà e quindi ricattabilità, e con la vera e propria discriminazione dei più attivi sindacalmente. Fino ad arrivare a una vera e propria aggressione in cantiere nei confronti di Fabio Carbone Rsa della Fiom Cgil. E cominciano i paradossi, Ergo Meccanica sospende dal lavoro non l’aggressore ma l’aggredito, scatta immediato lo sciopero e, l’azienda riammette il lavoratore ma, in maniera illegittima e senza avvisare il sindacato, lo sposta in un’officina lontana dall’impianto tentando di impedirgli l’attività sindacale. La Fiom corre ai ripari facendogli utilizzare i permessi sindacali per incontrare i colleghi.
Ma non finisce qui, lo scorso novembre finalmente Carbone rientra al lavoro anche se sempre fuori dall'impianto A2a. Tutto bene? Nemmeno per sogno, in questa che appare sempre più come una vera e propria “commedia dei pupi” arriva per l’Rsa il licenziamento in tronco per assenze ingiustificate. Il 7 dicembre si riunisce l’assemblea dei lavoratori che convocano per il 12 gennaio lo sciopero del tutto l’indotto. Riuscito con adesione al 100%.
“Abbiamo ovviamente denunciato Ergo Meccanica per attività antisindacale – ci dice Daniele David segretario generale della Fiom Cgil di Messina – e siamo disponibili ad ogni azione sindacalmente legittima non solo per ottenere il reintegro del nostro lavoratore, ma per ottenere il rispetto degli accordi del 2019 e l’assunzione a tempo indeterminato degli oltre 50 addetti che ancora aspettano in una condizione ormai insopportabile”.
Questa mattina, dalle 7 alle 9 si è tenuta una nuova assemblea dei lavoratori che, nonostante l’intimidazione di un capo cantiere, che si è avvicinato ai lavoratori precari a entrare in stabilimento, ha indetto lo sciopero a oltranza a partire dalla prossima settimana.
Non solo: “I lavoratori di A2a non possono scioperare perché addetti di un sito strategico – aggiunge David – ma ci aspettiamo da loro una netta presa di posizione in solidarietà con i colleghi dell’indotto. Come ci aspettiamo che la A2a batta un colpo e richiami a più miti consigli e ad atteggiamenti impreditorialmente corretti la Ergo Meccanica che per lei lavoro in appalto”.