Non ce l’ha fatta l’impiegato che questa mattina è caduto in un ponte a fossa per manutenzione mezzi nel deposito Atac di via di Tor Vergata, a Roma. L'uomo ha sbattuto la testa e ha perso conoscenza ed è stato trasportato in codice rosso al Policlinico Tor Vergata, dove è stato ricoverato in gravissime condizioni. La fossa aveva un'altezza di 1,60 metri e una larghezza di un metro.  Alla notizia della sua morte è arrivato un messaggio di cordoglio del sindaco della Capitale, Roberto Gualtieri.

“Ho appreso con dolore della morte del dipendente Atac in seguito a un incidente nel deposito di Tor Vergata. Faccio le condoglianze più sincere alla sua famiglia a nome di tutta la città. È un episodio che ci lascia sgomenti sulle cui dinamiche mi auguro venga fatta luce al più presto”. 

Sindacati: “40 i morti sul lavoro dall’inizio dell’anno a Roma”

“Ormai sono quasi 40 le persone che dall’inizio dell’anno sono morte sul lavoro nella nostra regione. Una strage che può essere fermata solo con quell’impegno comune da parte delle istituzioni, delle forze produttive e sociali di cui hanno bisogno le lavoratrici e i lavoratori”. Così, in una nota, i segretari generali di Cgil Cisl e Uil di Roma e Lazio Natale Di Cola, Enrico Coppotelli e Alberto Civica.

“Al sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, chiediamo di convocarci con urgenza –proseguono i sindacalisti – perché questo non è il primo grave incidente che riguarda un’importante azienda municipalizzata della Capitale e servono risposte affinché sul diritto alla salute e la sicurezza si ponga la giusta attenzione. Quanto accaduto è un fatto gravissimo su cui non accettiamo la narrazione della fatalità. Abbiamo davanti il Giubileo che metterà in una condizione di stress i servizi pubblici, trasporti e decoro in primis, con un aumento dell’attività che deve tradursi in un’organizzazione del lavoro che metta al centro il diritto alla salute e la sicurezza di chi lavora per far funzionare la città”.

8 Ore di sciopero

Il 4 luglio proclamato lo sciopero unitario di 8 ore. Per Natale Di Cola, segretario Cgil Roma e Lazio, “è la giusta risposta delle lavoratrici e dei lavoratori che incrociarono le braccia dopo che un loro collega è rimasto coinvolto in un gravissimo infortunio sul lavoro. Negli ultimi 14 giorni, nel Lazio, per la settimana volta una persona che stava lavorando si è ritrovata a lottare tra la vita e la morte. Non è la prima volta che capita a chi lavora per far funzionare la Capitale, per questo ci aspettiamo una risposta forte anche da parte delle istituzioni affinché ci sia la giusta attenzione sulla salute e la sicurezza”.

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