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I sindacalisti dell’orientamento al mercato del lavoro Sol Cgil da tempo si interrogano sulle posizioni contrastanti sull’applicazione del green pass sia nella società che nei luoghi di lavoro. Lo strumento ha un duplice obiettivo: da un lato il contenimento della diffusione e dell’impatto sanitario causato dal Covid-19, dall’altro la ripartenza del mercato del lavoro e dell’occupazione. Cultura, trasmissione dei saperi ed informazione diffusa sono fondamentali per elevare il livello di consapevolezza nelle persone che si affidano a noi per conoscere le regole del mercato del lavoro, delle tutele individuali e collettive per lavorare e vivere nelle nostre comunità. Per tutti loro, uomini, donne, giovani, immigrati e disoccupati che ogni giorno ci chiedono, direttamente e non, di rafforzare e sostenere il loro bisogno di essere cittadini, prima ancora che lavoratori, consapevoli e titolari di diritti e doveri sanciti dalla Costituzione Italiana, “madre” di tutte le norme vigenti nel nostro Paese ed alle quali dobbiamo portare rispetto.
Riteniamo che, per alcuni aspetti di nostra competenza, la Costituzione è la base di discussione e confronto alla quale tendere per affermare i diritti individuali, collettivi e comunitari. Per questo e per l’impegno sindacale che svolgiamo in Cgil sostenendo le persone che cercano “lavoro” – che sia il primo oppure un nuovo o integrativo impiego – con i loro bisogni individuali e sociali, vogliamo sottolineare il valore dell’articolo 1, anche per i disoccupati attuali e futuri, con cui i padri costituenti hanno definito che “l'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione”.
Ogni giorno affermiamo che il mercato del lavoro deve garantire legalità e sicurezza, a tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori a prescindere dalla tipologia contrattuale applicata dall’azienda che deve riconoscere una retribuzione “...proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un'esistenza libera e dignitosa” (art. 36 Cost.).
Nella Costituzione Italiana trovano fondamento le norme sul contrasto al lavoro nero e al sommerso ma anche sul caporalato, salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Un breve inciso sull’annuale “settimana Europea per la salute e sicurezza sul lavoro” che si terrà tra pochi giorni (25-31 ottobre) per favorire ambienti di lavoro sani e salvi, con iniziative 2020-2022 sulla “prevenzione dei disturbi muscoloscheletrici (Dsm) lavoro correlati”. Approfondimenti che non coinvolgono solo i lavoratori ma quanti frequentano i luoghi di lavoro come i tirocinanti curriculari, quelli extracurriculari e Pcto (ex Alternanza scuola lavoro).
La norma prevede l’obbligo all’informazione e formazione per tutti ma riteniamo, in particolare per i giovani, si deve offrire continuità ed approfondimenti per una maggiore consapevolezza dei rischi e dei pericoli nei luoghi di lavoro. Non a caso abbiamo esempi di ragazzi infortunati mentre svolgevano un tirocinio extracurriculare. Tutti i Paesi europei realizzeranno la campagna con l’obiettivo di sensibilizzare le persone alla gestione partecipata della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.
Gli articoli 3, 4 e 32 della Costituzione Italiana definiscono l’impegno della Repubblica per favorire la libertà ed uguaglianza dei cittadini che hanno diritto alla partecipazione politica, economica e sociale del Paese, ma anche il diritto al lavoro “...quale strumento essenziale dell’uomo per la sua realizzazione” ed alla salute “...non solo come interesse della comunità sociale, ma anche come diritto fondamentale del singolo” che si rafforza nella previsione costituzionale, all’articolo 2, “la Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità...”, quindi in tutti i cotesti di vita, lavoro e relazione.
La nostra riflessione si spinge fino al Testo Unico 81/2008 che stabilisce – anche – i diritti e i doveri nei luoghi di lavoro. In particolare rileviamo che i datori di lavoro devono avere la “forma mentis” dei garanti di un bene prezioso qual è certamente l’integrità del lavoratore oltre ad ottemperare alla “responsabilità sociale dell’impresa” nei confronti della società e dell’ambiente in cui operano.
Il Testo Unico è complesso ed articolato, riportiamo alcune definizioni per inquadrare la nostra riflessione: prevenzione è “il complesso delle disposizioni o misure necessarie, anche secondo la particolarità del lavoro, l'esperienza e la tecnica, per evitare o diminuire i rischi professionali, nel rispetto della salute della popolazione e dell'integrità dell'ambiente esterno” e l’obbligo per “ogni lavoratore deve prendersi cura della propria salute e sicurezza e di quella delle altre persone presenti sul luogo di lavoro, su cui ricadono gli effetti delle sue azioni o omissioni, conformemente alla sua formazione, alle istruzioni e ai mezzi forniti dal datore di lavoro”.
Il nostro contributo vuole essere una proposta di riflessione per cittadini consapevoli sull’importanza dei valori democratici ed antifascisti, sui diritti e doveri individuali, collettivi, imprenditoriali e politico-sindacali da garantire, nel rispetto della libertà individuale che non deve essere sostituita dall’individualismo, da egoismi e violenze personali e di gruppo. Ci battiamo per i nostri valori democratici, per i nostri ideali di libertà e “Mai più fascismi!”. Vogliamo impegnarci, assieme ed unitariamente, per co-progettare il futuro del nostro Paese con azioni basate sull’inclusione, sulla solidarietà, sul rispetto delle Istituzioni, delle norme e regole che ci consentono di garantire i dettati costituzionali, in particolare i diritti umani, libertà, partecipazione ed il lavoro che è fondamentale per la ripresa economica in Italia ed in Europa.
Sol Cgil
invita alla partecipazione alla manifestazione antifascista
indetta unitariamente da Cgil, Cisl e Uil
sabato 16 ottobre - Piazza San Giovanni a Roma, alle ore 14
Valorizziamo i diritti-doveri di tutti i cittadini e nel mercato del lavoro
(a cura della Redazione nazionale Sol Cgil)