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Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil hanno presentato oggi a Roma la piattaforma rivendicativa per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro nel settore energia e petrolio. I sindacati propongono un aumento complessivo (Tec) di 250 euro per il livello di riferimento 4.3, nel triennio 2025-2027. Il contratto, scaduto il 31 dicembre scorso, interessa circa 40mila addetti distribuiti in 34 aziende del settore.
“Riteniamo che la nostra richiesta sia adeguata per garantire una giusta retribuzione ai lavoratori dell'energia. È fondamentale proteggere i salari dall'inflazione. Ci auguriamo che le trattative inizino al più presto per arrivare rapidamente a un accordo. Il nostro documento include innovazioni normative significative per migliorare le condizioni di vita e lavoro”, hanno dichiarato le segreterie nazionali di Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil al termine dell'incontro.
Tra le proposte della piattaforma, si evidenzia la richiesta di rafforzare il ruolo delle lavoratrici e dei lavoratori nei processi decisionali aziendali. Inoltre, si prevede uno studio congiunto con le controparti datoriali per valutare lo stato del sistema classificatorio, considerando le trasformazioni legate all'innovazione tecnologica e alla transizione digitale ed energetica.
Sul tema della sicurezza nei luoghi di lavoro, i sindacati sollecitano Confindustria Energia a migliorare il capitolo prevenzione, integrando nel contratto strumenti avanzati già sperimentati in recenti accordi aziendali, affinché siano accessibili a tutti i lavoratori del settore.
Infine, la piattaforma prevede l'istituzione di un coordinamento tra Rlsa e Rsu delle stazioni appaltanti e delle imprese terze, oltre alla creazione di un libretto formativo per certificare le competenze professionali.
Il documento sarà immediatamente inviato a Confindustria Energia per avviare il confronto sulle richieste avanzate. La presentazione della piattaforma rappresenta anche un passaggio fondamentale per definire le modalità di corresponsione del differenziale inflativo/retributivo maturato nel biennio 2022-2023, pari a 134 euro.
Per Antonio Pepe, segretario nazionale della Filctem Cgil, “È importante rinnovare per far crescere il salario ma soprattutto innovare per governare la digitalizzazione rispondendo ai bisogni reali delle lavoratrici e dei lavoratori. Questa è la sfida che ci poniamo, cuore del nuovo contratto nazionale di lavoro. Il cambio di modello di sviluppo – conclude il dirigente sindacale – deve avere al centro la cultura della democrazia economica.”