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Un'altra multinazionale che se ne va. La coreana Sk Hynix, colosso mondiale dei semiconduttori, venerdì 31 marzo ha comunicato la messa in liquidazione e la chiusura del centro di ricerca e sviluppo italiano ed europeo di Agrate Brianza (Monza), con la contestuale apertura della procedura di licenziamento collettivo per 39 lavoratori.
La motivazione, secondo quanto riportato dai sindacati, sarebbe legata al “divario tecnologico tra la società italiana e la casa madre coreana, nonché l'impercorribilità di un trasferimento di tecnologia determinato dalla necessità d'ingenti investimenti e dai divieti della normativa nazionale coreana”.
La posizione della Filcams Cgil
Sk Hynix è il secondo colosso mondiale dei semiconduttori, con un fatturato 2022 di 34 miliardi di dollari e un utile netto di 1,7 miliardi di dollari”, spiega il segretario generale Filcams Cgil Brianza Matteo Moretti.
L'esponente sindacale sottolinea anche che “è attiva una joint venture tra Intel e Sk Hynix sulla tecnologia delle memorie 'Nand', e che è in via d'implementazione un centro di ricerca e sviluppo a Roma, attualmente di proprietà di Intel, che fa parte degli asset sulla tecnologia Nand che verranno ceduti a Sk Hynix nel corso del 2025”.
La Filcams Cgil ritiene “molto contraddittorie le motivazioni comunicate per la chiusura e i licenziamenti, poiché il centro di ricerca italiano ha sempre raggiunto gli obiettivi e gli sviluppatori i prodotti, conseguendo i migliori risultati”.
Venerdì 31 si è subito tenuta l'assemblea dei lavoratori. I 39 dipendenti puntano a coinvolgere le istituzioni (Provincia e Comune) per “individuare soluzioni di tutela dell'occupazione e il mantenimento di queste elevate professionalità e competenze nel territorio anche attraverso il coinvolgimento di altre realtà importanti del settore della microelettronica”.