PHOTO
Le Segreterie provinciali di Filt Cgil, Fit Cisl, Uilt, Faisa Cisal, Ugl Autoferro Reggio Emilia, proclamano per venerdì 21 aprile il terzo sciopero delle lavoratrici e dei lavoratori del Trasporto pubblico locale. A partire dalle ore 10:30 è previsto un corteo che partirà da Via Roma per concludersi in presidio davanti al Municipio di Reggio Emilia in Piazza Prampolini. È il terzo sciopero in due mesi messo in campo dalla categoria per sbloccare la vertenza sulle condizioni di lavoro che allo stato continua a essere in una situazione di stallo.
“Stanno emergendo tutti i limiti di un management aziendale che non è capace di dare delle risposte organiche a temi di natura soprattutto contrattuale, la cui mancanza ricade sia sui lavoratori che sull’utenza – spiegano i sindacati -. Aggressioni al personale front line, qualità del trasporto, politiche di investimento sulle risorse interne, ferie, qualità del lavoro, eccessivo utilizzo del lavoro straordinario, politiche di assunzione e fidelizzazione, qualità del turno di lavoro e conciliazione della vita privata. Sono questi i temi che aspettano di essere affrontati e che continuano a essere disconosciuti dall’Azienda”.
“Nonostante gli investimenti messi in campo per il rinnovamento della flotta aziendale e il taglio di nastri per investimenti sui mezzi - cosa che reputiamo certamente utile al miglioramento del Tpl - continuiamo a vedere indifferenza verso la vertenza in corso sul nostro territorio in merito alle condizioni del lavoro e dei lavoratori di SETA che quei mezzi poi li devono guidare, manutenere, pulire e organizzare per il trasporto - continuano Filt Cgil, Fit Cisl, Uilt, Faisa Cisal, Ugl Autoferro -. Una vertenza che ha anche carattere economico e che nonostante due scioperi altamente partecipati e il terzo previsto per il 21 di aprile non vede una via d'uscita accettabile se pensiamo che si investono milioni sui mezzi, ma, ad esempio, non si arriva a garantire strutturalmente un buono pasto per
settanta addetti al trasporto pubblico".
Le organizzazioni sindacali esprimono infine forte preoccupazione, in linea anche con quanto segnalato dalla corte dei conti sul Pnrr, in merito agli investimenti sulle infrastrutture fisse e mobili: "occorre investire strutturalmente sul lavoro altrimenti avremo degli autobus nuovi e belli ed ecologici, ma sarà sempre più difficile trovare chi vorrà guidarli e questo avrà un impatto fortemente negativo sul servizio, gli orari di lavoro degli autisti che prevedono turni che possono arrivare anche a 14 ore giornaliere e paghe che si aggirano intorno ai 1.400 euro mensili”, concludono Filt Cgil, Fit Cisl, Uilt, Faisa Cisal, Ugl Autoferro Reggio Emilia.