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Si alza la tensione sulla vertenza Acc Wanbao. Le ultime notizie preoccupano i sindacati e anche la segretaria generale della Fiom nazionale, Francesca Re David, protagonista di una due giorni di assemblee in Veneto per ragionare soprattutto del nuovo contratto, risponde ai giornalisti sulla questione. Andiamo per ordine.
Nella giornata del 24 marzo il tono del comunicato della Fiom di Belluno non lasciava presagire nulla di buono, dopo che la federazione aveva appreso con viva preoccupazione le notizie delle avvenute e prossime convocazioni dei tavoli di crisi industriali presso il ministero dello Sviluppo economico (Corneliani, Bekaert, Ilva, Ideal Standart) "senza che per la vertenza di Acc Wanbao sia nota una possibile data di convocazione".
"Abbiamo più volte e in più riprese rimarcato la drammatica situazione riguardante Acc - scrivono -, per la quale se non arriveranno ad ore soluzioni di sostegno finanziario è imminente il collasso produttivo con conseguenze irrimediabili".
"Quindi per il Mise oggi deve essere urgente e prioritario la convocazione di un tavolo su Acc con la presenza di tutte le parti coinvolte anche degli istituti bancari, ai quali qualcuno si appella con sterili comunicati! Per decidere e concordare gli urgenti interventi per garantire la continuità produttiva di Acc e il conseguente più ampio piano di politica industriale con il progetto Italcomp anche e soprattutto alla luce dei nuovi provvedimenti contenuti nel Decreto Sostegno".
"Il ministro Giorgetti e il vice ministro Todde - si legge nella nota - dicano per onestà e per rispetto nei confronto delle lavoratrici e dei lavoratori se ci stanno prendendo in giro oppure se ci vogliono, con i loro silenzi e le loro insopportabili inerzie, cui ci hanno abituato, lentamente uccidere!".
"Tutte/i noi, i lavoratori e le lavoratrici che potrebbero a breve subire l’insopportabile onta del taglio delle retribuzioni, sappiamo in modo chiaro dove risiedono le responsabilità se ciò accadrà e cioè nelle istituzioni che hanno a più riprese garantito il futuro industriale e occupazionale della nostra Acc, non credano sin d’ora che saremo spettatori inerti di questo autentico omicidio industriale!"
"Ancora una volta - è il grido d'allarme dei metalmeccanici - ci appelliamo quindi alle istituzioni per una rapidissima convocazione del tavolo, essa è un dovere e un vincolo etico e morale nei confronti dell’intera comunità bellunese, se ciò non avverrà, statene certi, reagiremo di conseguenza e non dimenticheremo!!".
Per Francesca Re David, "è urgente che il ministero convochi un tavolo sulla vertenza. I lavoratori sono in una condizione molto difficile. La vertenza sembrava indirizzata verso una buona soluzione, ma ci vuole un incontro. Siamo ancora in una fase di emergenza - ha detto la leader delle tute blu Cgil, allargando il discorso alla situazione generale - non è il momento di liberalizzare i licenziamenti".
(Il video di Francesca Re David qui sotto a cura di Sara Quartarella, ufficio stampa Fiom Cgil Veneto)