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Cgil, Cisl e Uil di Monza e Brianza ribadiscono la loro netta contrarietà alla scelta di Ats Brianza di accentrare a Monza i servizi dello Psal, servizi di prevenzione e
sicurezza nei luoghi di lavoro. Il trasferimento del personale della sede di Ornago sarà operativo già da domani: gli addetti sono trasferiti nella sede di via Solferino,
mentre si avvicina anche la data in cui gli operatori della struttura di Desio saranno costretti a traslocare a Monza. La data non è ancora stata ufficializzata. Per
tale motivo, le organizzazioni sindacali si sono radunate questa mattina davanti alla sede dell’Ats Brianza con striscioni e bandiere. Un presidio molto partecipato: un
centinaio di persone hanno preso parte all’iniziativa di protesta in viale Elvezia.
“Oggi siamo qui per dire no all’accentramento dei servizi Psal sul territorio di Monza e Brianza - esordisce Giulio Fossati, segretario provinciale della Cgil -. Questa scelta sbagliata è determinata della mancanza di personale che continua da anni. Siamo davanti a un segnale preoccupante nell’ambito della prevenzione degli infortuni sul lavoro. Il raffronto dei dati di gennaio 2022 sullo stesso mese del 2021 rivela un aumento del 138%”.
“A questo punto, si può dire che l’esperienza maturata dopo il Covid non abbia insegnato nulla: anziché spostare i servizi sul territorio, si va nella direzione opposta - afferma Nicola Turdo, della Fp Cisl Monza, Brianza e Lecco -. Una decisione che non potrà che avere conseguenze negative sulla sicurezza nei luoghi di lavoro”.
È intervenuto al presidio anche Fausto Callegari, coordinatore Rsu di Ats Brianza: “Ringrazio i lavoratori che hanno scelto di scendere in piazza con ore proprie per manifestare contro la chiusura delle sedi territoriali dello Psal. La medicina di prevenzione è la miglior ricetta contro gli infortuni e le morti sul lavoro; per tale motivo, secondo noi, gli organici andrebbero potenziati”.