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È stato approvato il 3 giugno, a grande maggioranza, dai lavoratori delle sedi Panini spa di Modena e Milano il rinnovo del contratto di secondo livello, che interessa circa 450 dipendenti della storica azienda di figurine.
Fra i punti principali dell’accordo, siglato da Slc Cgil, Fistel Cisl insieme alle Rsu, è stato deciso un acconto mensile del premio di risultato di 250 euro come valore minimo, su un valore massimo del Pdr sino a quasi 10.000 euro annui. L’acconto è stato previsto per aiutare le lavoratrici e i lavoratori a far fronte all'aumento del costo della vita, inserendo una voce fissa in busta paga su cui fare affidamento nella gestione dei bisogni familiari. Inoltre il valore medio del premio, considerata sia la parte fissa che quella variabile e a parità di andamento economico dell'azienda, è stato aumentato rispetto al valore medio del triennio precedente di oltre 450 euro lordi.
Un'altra novità riguarda l'introduzione della possibilità per ciascun dipendente Panini di scegliere, a inizio anno, se godere dell'indennità mensa pari a sette euro giornalieri, tramite i servizi convenzionati di mensa diffusa. In alternativa, si potrà scegliere se beneficiare di un ticket da sei euro, che verrà riconosciuto anche per le giornate lavorative in lavoro agile. Sono state avviate tre commissioni tecniche che si confronteranno in merito all'eventuale adeguamento di mansioni e livelli contrattuali, sia per gli impiegati che per gli operai di entrambe le sedi. E’ stata avviata anche una terza commissione sui temi dell'organizzazione del lavoro per far valere il punto di vista dei lavoratori e delle lavoratrici.
Infine, il lavoro agile entra a far parte dell'accordo di secondo livello. Con esso si riconosce una nuova organizzazione del lavoro che concilia tempi di vita e di lavoro, già sperimentato nei mesi della pandemia. Ai lavoratori viene riconosciuto un contributo di due euro per ogni giorno di lavoro agile compiuto, a titolo di rimborso spese, recependo un principio caro ai sindacati secondo cui i costi dei mezzi di produzione devono restare a carico dell'azienda, e non devono andare a gravare sulle spalle dei lavoratori neanche indirettamente: lavorare da casa comporta spese addizionali, quali per esempio il gas e la luce.
Slc, Fistel e la Rsu Panini sono soddisfatti dell’accordo raggiunto, frutto di una trattativa condotta con quattordici incontri in plenaria con la direzione aziendale, venticinque incontri tra Rsu e sindacati e cinque assemblee fra i lavoratori Panini per la costruzione della piattaforma, la discussione e valutazione della trattativa e l’approvazione dell'accordo. Sindacati e Rsu ritengono che "il voto ricevuto dalle lavoratrici e dai lavoratori sia un chiaro messaggio di sostegno nei confronti del lavoro svolto in questi mesi. Ringraziamo tutti loro per il sostegno e l'interesse dimostrato prima, dopo e durante le assemblee, senza il quale il nostro lavoro sarebbe stato più difficile".