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L’ospedale Vittorio Emanuele di Gela (Caltanissetta) è al collasso. Questo il grido d’allarme lanciato da Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl, Fials, Fsi, Nursind e Nursing-Up provinciali, che hanno indetto una manifestazione di protesta per mercoledì 16 novembre a causa delle “ataviche e irrisolte problematiche che attanagliano la struttura sanitaria”. L’appuntamento è in piazza San Francesco alle ore 10.
I sindacati denunciano la “chiusura nel 2020 del reparto di Psichiatria e il suo declassamento a semplice struttura ambulatoriale, a causa dell’impossibilità (vera o presunta) da parte dalla direzione strategica di reperire personale medico”. Stessa sorte anche per i reparti di Otorinolaringoiatria e di Malattie infettive, mentre crescenti difficoltà coinvolgono il reparto di Rianimazione “sempre a causa della irrisolvibile carenza di personale medico”.
Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl, Fials, Fsi, Nursind e Nursing-Up rilevano che “le sale operatorie, sempre per carenza di medici anestesisti, riescono a garantire solo gli interventi chirurgici in urgenza/emergenza”, mentre il “neonato” reparto di Neurologia “ha dovuto chiudere le porte a poco più di un anno dall’inaugurazione sempre per carenza del personale medico specialista”.
Problemi vengono riscontrati anche nei reparti di Chirurgia generale (dove sono presenti cinque medici sui dieci previsti), di Ortopedia e traumatologia (che “nel proprio organico conta di soli quattro medici”), di Urologia (dove “fiorisce solo ed esclusivamente l’attività intramuraria, sempre a causa della carenza di personale medico specialistico”) e del Pronto soccorso (dove “la dotazione organica dei medici si è contratta fino a raggiungere attualmente l’esiguo numero di quattro unità”).
I sindacati, in conclusione, evidenziano anche la “mancata attivazione della stabilizzazione del personale precario” e la “mancata retribuzione delle ore di lavoro svolto in regime di straordinario e straordinario in pronta disponibilità ai dipendenti che hanno superato la soglia limite prevista dalle normative”.