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“Rafforzare i Centri per l’impiego (Cpi) significa anche garantire la Naspi a chi ne ha diritto. Purtroppo, abbiamo rilevato che spesso l’indennità mensile di disoccupazione viene decurtata o azzerata perché i Cpi non hanno le risorse per convocare, come da norma, attraverso una raccomandata con ricevuta di ritorno i lavoratori, che non venendo così a conoscenza della comunicazione perdono il diritto a ricevere l’assegno”. È quanto denuncia il coordinatore nazionale del Mercato del lavoro della Cgil Corrado Ezio Barachetti.
“Una nuova falla che il Jobs Act ha aperto all'interno del nostro sistema delle politiche attive che non può essere assolutamente scaricata sui lavoratori. Crediamo infatti che convocare i lavoratori nei Centri per l’impiego per le informazioni che li riguardano deve essere un diritto sempre esigibile e di certo non può soggiacere alla mancanza di risorse per la spedizione di raccomandate”, sottolinea Barachetti: “I normali avvisi postali devono essere garantiti poiché la posta elettronica non può essere considerata un valido strumento alternativo, soprattutto perché chi perde l’occupazione spesso vive condizioni difficili: non tutti hanno un computer o la disponibilità di un indirizzo di posta elettronica”. E così conclude: “Chiediamo da tempo al governo e al ministro del Lavoro di convocare le parti sociali per riaprire una discussione sul Jobs Act, in particolare sul sistema degli ammortizzatori e protezioni sociali, e soluzioni anche a questi problemi che toccano da vicino le lavoratrici e i lavoratori”.