L’ultima vittima sul lavoro in Italia si chiamava Attilio Franzini ed era un tecnico di 47 anni, dipendente della Selcef Group Spa, una ditta appaltatrice esterna, che è stato investito da un treno lungo la linea Bologna-Venezia mentre stava operando per conto di Rfi. Il decesso è avvenuto nel territorio del comune di San Giorgio di Piano, nel Bolognese, intorno alle 4.30 di questa mattina, 4 ottobre. Ad investire il 46enne è stato un Intercity Roma-Trieste, che è poi potuto ripartire verso le 7.30. A darne notizia l’Ansa.

La dinamica è al vaglio delle autorità competenti, scrive in una nota Rete Ferroviaria Italiana, m “da una prima ricostruzione, per cause ancora da accertare, al momento dell'investimento il tecnico si sarebbe spostato al di fuori dell'area interessata dalle lavorazioni. Verifiche in corso anche da parte di Rfi”.

L’infortunio mortale arriva in un periodo nero per i trasporti ferroviari in Italia, definito proprio ieri in un comunicato della Cgil nazionale firmato dal segretario confederale Pino Gesmundo, “un disastro quotidiano”. Il sindacato di Corso Italia rivendica l’urgenza di investire nei trasporti e chiede che il ministro, Matteo Salvini, “ci metta la faccia”.

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Cgil, Cisl e Uil Bologna, ennesimo morto, ora risposte

“L'ennesimo morto sul lavoro sui binari ferroviari, l'ennesimo morto dipendente di ditta esterna in appalto, dopo la centrale Enel a Suviana, ma anche dopo gli incidenti mortali in aeroporto, a settembre scorso, e a dicembre nel cantiere dell'autostrada A1”. La denuncia arriva da Cgil, Cisl e Uil di Bologna.

“Sembra che il lavoratore investito dal treno fosse dipendente dell'azienda Salcef, addetto in appalto ad attività di manutenzione ferroviarie. Stiamo definendo in queste ore come il mondo del lavoro dovrà, ancora una volta, dare una risposta”, aggiungono i sindacati.

Fillea: “Strage di Stato” 

“Chiediamo la riapertura urgente del tavolo per ennesima strage di Stato. Brandizzo non è servito a nulla”. È invece la denuncia della Fillea Cgil a poche ore dalla tragedia. “Serve il coraggio di Rfi nell’ammettere che come sono gestite oggi le manutenzioni non va bene – afferma il sindacato degli edili - bisogna limitare i sub appalti, qualificare davvero gli operatori economici e rivedere i tempi di intervento come richiesto nel corso del confronto dopo Brandizzo. I lavoratori che sono impiegati nelle manutenzioni fanno turni massacranti. Pertanto abbiamo rivendicato unitariamente la riapertura del tavolo di confronto con la Rete ferroviaria italiana, interrotto proprio per la mancata volontà di accettare le nostre richieste”.

Quindi, “il confronto ha lo scopo di arrivare ad una precisa definizione, non più rinviabile vista la gravità e la frequenza degli eventi infortunistici. C’è bisogno di efficaci misure di sicurezza e controllo delle condizioni di lavoro degli operatori economici per la realizzazione delle opere di manutenzione della rete ferroviaria, nonché di tutte le attività affidate ad imprese terze, afferenti al settore delle costruzioni, da parte di codesta committenza”.

Al governo e anche del vice premier Salvini “diciamo di aprire un confronto serio su salute e sicurezza. Queste sono tutte imprese a cui non si applica la tanto sbandierata patente a crediti, perché esentate dalla stessa norma, che non serve e non salverà la vita dei lavoratori. Dopo Brandizzo è proprio vero che non c'è stata nessuna risposta”.

Fiom: “Sciopero delle lavoratrici e dei lavoratori della Salcef Group Spa”

“È l’ennesima tragedia legata alla lunga catena di morti sul lavoro che quotidianamente registriamo su tutto il territorio nazionale – scrivono in una nota Silvia Simoncini, segretaria nazionale Fiom Cgil e responsabile salute e sicurezza e Samuele Lodi, segretario nazionale Fiom Cgil e responsabile settore mobilità –. Nell'esprimere il cordoglio e la vicinanza di tutte le metalmeccaniche e di tutti i metalmeccanici alla famiglia dell’operaio deceduto e nell’attesa che la magistratura faccia chiarezza su quanto accaduto, pur non essendo l’azienda in questione sindacalizzata, per impedire che questi avvenimenti diventino la tragica normalità, la Fiom Cgil proclama 4 ore di sciopero delle lavoratrici e dei lavoratori della Salcef Group Spa. Lo sciopero verrà articolato a livello territoriale e delle singole unità produttive”.