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Il nuovo contratto nazionale per gli addetti di imprese di pulizia, servizi integrati e multiservizi, siglato il 9 luglio scorso, è andato a migliorare le condizioni dei circa 600 mila lavoratrici e lavoratori ai quali è applicato: dall’aumento economico di 120 euro, alle informazioni per il cambio appalto, alla regolazione dei contratti a tempo determinato e di somministrazione, al mantenimento delle condizioni economiche della carenza malattia. Ma l’intesa tra le parti ha introdotto anche due novità importanti sul tema delle violenze e delle molestie sessuali sul luogo di lavoro, come richiesto con forza dalla Filcams; norme che sono state accolte con particolare favore nelle assemblee di consultazione, ancora più rilevanti per un settore composto da una netta maggioranza di donne.
Il primo articolo recepisce i principi contenuti nell’accordo quadro europeo sulle molestie e le violenze nei luoghi di lavoro, e nella Convenzione Ilo 190 approvata dal nostro Parlamento nel 2021 e il codice delle Pari Opportunità. Le parti firmatarie del nuovo ccnl hanno concordato di promuovere iniziative, anche a carattere formativo e informativo, volte a prevenire e contrastare comportamenti discriminatori basati sulla diversità, in particolare violenze e molestie sessuali nei luoghi di lavoro, inaccettabili e incompatibili con il rispetto della persona. Intendono inoltre garantire l’integrità fisica e il benessere psicologico delle lavoratrici e dei lavoratori.
Nei programmi di formazione del personale e dei dirigenti, le aziende dovranno includere informazioni sulle misure adottate per la prevenzione delle molestie sessuali, insieme alle procedure da seguire nel caso in cui si verificassero. Sono previsti poi corsi di formazione specifici, da realizzare anche attraverso i Fondi interprofessionali, e assemblee del personale su questi temi, affinché venga garantito il rispetto e la tutela della libertà e della dignità della persona, favorendo relazioni interpersonali basate su principi di uguaglianza e reciproca correttezza.
In questi giorni la Filcams, unitamente alle altre organizzazioni sindacali e alle associazioni datoriali, è impegnata a lavorare alla stesura del Codice di condotta e di linee guida, da recepire dalle singole imprese, nelle quali saranno stabilite le misure e le procedure da adottare nella lotta contro le violenze e le molestie nel luogo di lavoro.
Il secondo articolo introduce nel contratto nazionale un’altra importante novità. Il congedo retribuito previsto dal d.lgs. 80/2015, che dà diritto a un’astensione dal lavoro di un massimo di 90 giorni per le lavoratrici inserite nei percorsi di protezione, su richiesta della lavoratrice, sarà prorogato di ulteriori 90 giorni lavorativi, con diritto al pagamento di un’indennità pari al 70% della retribuzione corrente. Introdotta anche, su richiesta della lavoratrice, la possibilità di trasformazione temporanea del contratto da tempo pieno a tempo parziale, di trasferimento in altro appalto e ad essere esonerata da eventuali turni disagiati.
“Quelle sottoscritte sono un insieme di misure e di iniziative che rappresentano un importante passo avanti nella tutela delle lavoratrici e nella generale opera di sensibilizzazione al rispetto della dignità di tutte le persone - dichiara Cinzia Bernardini della Filcams Cgil Nazionale –. Dimostrano come anche la contrattazione sia strumento da agire ad ogni livello, per la tutela e la difesa delle donne e per l’affermazione della parità di genere”.