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Torna alta la tensione alla Jabil di Marcianise (Caserta). Riparte la mobilitazione per i lavoratori e le lavoratrici dell'azienda di componenti elettronici: il prossimo 3 maggio manifesteranno a Napoli, davanti alla sede della Regione Campania. “È stata condivisa – spiegano le parti sociali in una nota comune – la necessità di intraprendere mobilitazioni per riportare al centro la criticità dell'intera vertenza, che non può essere affrontata dalle istituzioni territoriali e nazionali come spettatori disinteressati rispetto a un progetto industriale insoddisfacente”.
Il piano industriale presentato non ha convinto le maestranze. Dopo i 220 esuberi di due anni fa, per i sindacati non ci sono sufficienti garanzie per i 480 dipendenti dello stabilimento casertano. Si parla infatti di altri 130 licenziamenti. Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm Uil chiedono allora l'aiuto del governo e di ricorrere ai finanziamenti del Recovery fund. Perché il polo di Marcianise, dopo anni di problemi e sacrifici pagati dai dipendenti, rischia di scomparire per sempre e lasciare un vuoto nel tessuto economico del territorio.