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Chi sono i disoccupati di Milano e cosa pensano delle politiche attive per il lavoro? La Cgil ha voluto approfondire questa domanda ascoltando direttamente chi si è rivolto al patronato per richiedere l’indennità di disoccupazione. Tra febbraio 2022 e febbraio 2024 sono stati raccolti e analizzati i dati di 2.800 questionari somministrati ai percettori di Naspi, tracciando un quadro dettagliato della vita e delle sfide lavorative di cittadini inattivi, disoccupati e precari del territorio milanese.
Dalla ricerca emergono dati preoccupanti sulla qualità dell’offerta di lavoro: i rispondenti denunciano criticità sul piano professionale, contrattuale e retributivo, accompagnate da una diffusa sensazione di disallineamento tra domanda e offerta di lavoro. L'insoddisfazione non è solo economica. Un ulteriore dato potrebbe confermare la ricerca di una nuova qualità del lavoro: in un anno, nella Città Metropolitana di Milano, il 60% delle cessazioni di rapporti di lavoro riguarda persone che hanno lasciato un tempo indeterminato, spesso senza alternative concrete.
Il campione intervistato dalla Cgil è eterogeneo per età, genere e profilo professionale, e riflette una molteplicità di obiettivi e strategie nella ricerca di lavoro. Tuttavia, emerge un elemento comune: la necessità di ripensare il lavoro come strumento di emancipazione, oltre che come mezzo di sostentamento.
La Cgil presenterà i risultati della ricerca in una conferenza stampa martedì 4 febbraio alle ore 11.00, presso la sala De Carlini della Camera del Lavoro di Milano, in Corso di Porta Vittoria, 43. Al tavolo dei relatori sederanno Valentina Cappelletti, segretaria Cgil Milano, Rocco Dipinto, dipartimento politiche del lavoro Cgil Milano, Antonio Verona, dipartimento mercato del lavoro Cgil Milano, Claudia Di Stefano, segretaria generale Nidil Cgil Milano.
Saranno inoltre presenti cittadini disoccupati, precari e dimissionari, che condivideranno le proprie esperienze di transizione lavorativa, raccontando aspettative e difficoltà. L’incontro sarà un’occasione per riflettere sul futuro del lavoro nella città metropolitana e sull’urgenza di interventi pubblici concreti per ridurre il divario tra lavoratori e opportunità.