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L’Attivo provinciale dei delegati del sindacato Filt Cgil di Modena si è riunito oggi, 2 marzo, per affrontare il tema del rinnovo del contratto nazionale merci-logistica scaduto da 14 mesi e che interessa circa un milione 200.000 addetti a livello nazionale e 15.000 in provincia di Modena, impiegati presso grandi corrieri quali Gls, Sda, Fedex-Tnt, Brt, Dhl, Fercam, Arcese, Ups, Dsv e in numerose cooperative di logistica - le principali sono Cfp, Progetto Lavoro e Assoservizi - operanti in appalto presso i principali stabilimenti produttivi del territorio in vari settori, dal ceramico, all’alimentare, dal metalmeccanico al biomedicale ecc… Senza contare il centro di distribuzione e smistamento di Amazon di prossima apertura sul territorio di Spilamberto. Il settore rappresenta oltre il 7% del Pil nazionale.
A distanza di 14 mesi dalla scadenza del contratto, dopo aver affrontato e continuando a fronteggiare una pandemia globale che ha esposto e continua ad esporre i lavoratori e le lavoratrici operanti nei settori del trasporto merci, della logistica e del facchinaggio a seri e continui rischi, le controparti, a cominciare da Anita (Confindustria), hanno risposto alla piattaforma presentata da Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti con controproposte irricevibili Durante questo anno di pandemia, i lavoratori del settore hanno dimostrato grande responsabilità, sono stati riconosciuti come essenziali per mantenere in piedi il sistema Paese, garantire la mobilità delle merci e la tenuta del sistema economico nel suo complesso.
Il settore trasporto-merci-logistica si è dimostrato strategico e nonostante non abbia subito la crisi pandemica anzi, per molti versi ha visto ampliarsi e aumentare il proprio mercato, a partire dagli incrementi in doppia cifra delle piattaforme digitali e della loro filiera distributiva, anche al dettaglio, come dimostrano le figure dei riders, le associazioni datoriali nell’incontro di trattativa del 24 febbraio 2021, senza portare alcun testo specifico, hanno presentato un elenco di punti e di richieste insostenibili e impresentabili. Dimostrando di non voler riconoscere il giusto aumento economico ai lavoratori del settore e anzi pretendendo di comprimerne ulteriormente i diritti, allargando e incrementando flessibilità e precarietà, sino addirittura all’ipotesi inaccettabile, di eliminare la clausola sociale negli appalti.
I lavoratori della logistica chiedono l’immediato ritiro delle richieste datoriali e rivendicano il loro diritto a un contratto giusto e ad un dignitoso e dovuto aumento economico. Nelle prossime settimane, saranno svolte le assemblee nei luoghi di lavoro, e contestualmente l’Attivo provinciale impegna la Filt di Modena a sollecitare le strutture regionali e nazionali per addivenire ad un rapido rinnovo, e se necessario a mettere in campo le anche le necessarie azioni a sostegno della vertenza contrattuale.